Condividi

Fed e Atene colpiscono le borse

di Ugo Bertone – Le parole di Bernanke e l’incertezza sulla Grecia si fanno sentire sui mercati. A Milano soffrono soprattutto le banche (per le decisioni su Basilea e Bpm) e gruppo Ligresti. Giù anche Mediaset per la contrazione della pubblicità. Segnali positivi dagli energetici come Snam e Eems

LA FED E ATENE FRENANO LE BORSE EUROPEE SU MILANO PESANO BANCHE E GRUPPO LIGRESTI

Borse europee in netto ribasso dopo che la Federal Reserve ha ridotto le stime di crescita dell’economia americana e non ha fatto cenno a ulteriori misure di stimolo all’economia. A Milano l’indice Ftse Mib scende dell’1,68% (indice Ftse/Mib a qupota 19658) con cali ampiamente diffusi fra le blue chip. Londra arretra dello 0,6%, Parigi e Francoforte perdono lo 0,8%. Ieri al termine della riunione di due giorni del Comitato monetario, la Fed ha comunicato che i tassi di interesse resteranno all’attuale livello, compreso fra lo zero e lo 0,25% ancora per un periodo prolungato di tempo. La ripresa dell’economia è più lenta delle attese e la Fed ha rivisto al ribasso le previsioni sullo sviluppo del Pil del 2011, che adesso è indicato al 2,7-2,9%, dalla precedente indicazione di 3,1-3,3%. L’occupazione non cresce come le autorità si auguravano, tuttavia la Fed ha confermato che a fine giugno cesserà il programma straordinario di finanziamento dell’economia da 600 miliardi di dollari chiamato Quantitative Easing 2. Oggi in America saranno diffusi i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e sulle vendite di nuove case nel mese di maggio. Un motivo di prudenza per gli investitori è dato anche dall’attesa per il summit dell’Unione europea di oggi e domani che sarà dominato dalla questione greca, benché formalmente non in agenda. Sul mercato dei titoli di Stato soffrono i nostri Btp decennali con lo spread del rendimento con il Bund tedesco che si allarga a 199 punti base, dai 195 di ieri sera Ancora una volta è Milano la piazza più colpita da ribasso a causa del peso rilevante delle banche nel listini. Stavolta, in particolare, Piazza Affari soffre la partenza negativa degli aumenti di Fonsai e Milano Assicurazioni che si riflettono anche su Unicredit (-2,50%). Mps cede il 4,08% a 0,552 euro, Bpm il 3,79% a 1,548 euro, Ubi Banca il 3,67% a 3,88 euro, Banco Popolare il 3,30% a 1,58 euro, Intesa SanPaolo il 3,17% a 1,80 euro..

SUPPLEMENTO DI CAPITALE PER LE GRANDI BANCHE OGGI LA DECISIONE DEL COMITATO DI BASILEA 3

Oggi si riunisce il Comitato di Basilea per decidere sullo status di banche in grado di provocare rischi sistemici ( SIFI): l’organismo dovrebbe confermare per questi istituti di credito l’obbligo di un cuscinetto di capitale aggiuntivo. Separatamente, l’Associazione delle banche italiane ha comunicato che in maggio gli impieghi a famiglie e aziende sono cresciuti del 6,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le sofferenze lorde sono salite di 1,2 miliardi di euro rispetto al mese precedente attestandosi a 95 miliardi di euro. I crediti in sofferenza ed incagliati sono arrivati al 2,59% del totale degli impieghi dal 2,54% del mese precedente.

FONSAI/MILANO BRUSCA RETROMARCIA AL VIA PIOGGIA DI VENDITE PER GLI AUMENTI A SCONTO

In questa cornice prende il via una delle operazioni a più alto tasso di difficoltà della stagione: l’aumento/salvataggio del gruppo Fonsai che, grazie all’intervento di Unicredit, servirà a ricostituire i margini di solvibilità della compagnia. La ricapitalizzazione, a forte sconto, ha ricevuto il via libera dalle authority. Di rilievo l’impegno preso con l’Anrtitrust di cedere l’1% detenuto in Generali e i vari “paletti” posti per limitare le conseguente dell’intreccio Unicredit-Fonsai-Mediobanca-Generali. Fondiaria Sai perde il 6,7% a 4,15 euro. Stamattina la compagnia ha comunicato di aver ricevuto dalla Consob il via libera all’aumento di capitale da 450 milioni di euro: le nuove azioni saranno emesse al prezzo di 1,5 euro, con uno sconto del 66% sul prezzo di chiusura di ieri sera ed uno sconto del 39,6% sul prezzo teorico prima dello stacco del diritto di opzione (Theoretical ex right price, o Terp).Le nuove azioni Fondiaria risparmio saranno emesse a 1 euro da 2,64 euro della chiusura di ieri sera. Il rapporto di opzione è stato fissato in 2 nuove azioni ordinarie, o di risparmio, per ogni azione ordinaria, o di risparmio, posseduta. I diritti di opzione saranno negoziabili dal 27 luglio all’8 luglio. Ancor più brusca la frenata per la Milano Assicurazioni: -12% a 0,68 euro. La compagnia controllata da Fondiaria-Sai ha annunciato i dettagli dell’aumento di capitale da 350 milioni di euro. Milano Assicurazioni emetterà complessivamente 1.357 milioni (7 nuove azioni ogni 3 possedute per ordinarie e risparmio). L’offerta partirà il prossimo 27 giugno fino al 15 luglio. Il prezzo delle nuove azioni ordinarie è pari a 0,2574 euro. Lo sconto sul Terp (prezzo teorico di una nuova azione dopo lo stacco del dividendo) è pari a circa il 37%.

NUOVA FRANA BPM. DUBBI DEL CONSORZIO VERSO LA MEGA ADUNATA DEI 6MILA SOCI

Intanto il consorzio per l’aumento di capitale 1,2 miliardi di euro avrebbe chiesto garanzie sullo sconto sul prezzo dell’aumento di capitale e sui conti della banca per procedere alla sottoscrizione degli impegni e ieri vi sarebbe stato un incontro con il direttore generale Enzo Chiesa per avere maggiori dettagli sulle osservazioni di Banca d‘Italia. Ad oggi sembrerebbe che all’assemblea parteciperanno 6.000 soci. il vice direttore generale di Banca d’Italia, Anna Maria Tarantola, si è detta favorevole in un intervento al Senato a elevare i limiti al possesso azionario delle popolari, favorire la partecipazione alle assemblee con aumenti delle deleghe e teleconferenza, aumentare il peso degli investitori istituzionali anche riservando loro la nomina di uno o più esponenti nei Cda.

ADREANI: MERCATO PUBBLICiTARIO SOTTO LE PREVISIONI DEL -4/5 % E PER IL TITOLO MEDIASET ARRIVANO NUOVI RIBASSI

Ancora in ribasso MediaseT (-5,47%). Il calo è stato innescato dalle dichiarazioni dell’amministratore delegato, Giuliano Adreani, che in un incontro ieri sera con alcuni investitori, ha tracciato un quadro debole del mercato pubblicitario. “Il mercato è in un momento difficile – ha detto il manager -. Le attese per la chiusura del primo semestre 2011 sono fra -4%/ e -5%. Per Mediaset prevediamo risultati migliori di quelli del mercato, anche se la raccolta pubblicitaria totale sarà leggermente negativa”. Questa tendenza dovrebbe essere confermata anche nella seconda metà dell’anno, ha aggiunto Adreani. Queste indicazioni sono una revisione al ribasso rispetto alle precedenti indicazioni fornite al mercato da Mediaset, che a maggio aveva detto di aspettarsi per l’intero 2011 una lieve crescita.

A TUTTA ENERGIA. CITI PROMUOVE SNAM (+1%) EEMS(+3,5%) ACCENDE MAXI-IMPIANTO FOTOVOLTAICO

In controtendenza Eems (+3,5%) a 1,17 euro dopo l’annuncio della connessione in rete di uno dei più grandi impianti fotovoltaici su copertura. L’impianto, della potenza di 3,8MWp, ha un valore economico di 11 milioni di euro ed è stato realizzato da Kopernico, la jv tra Solsonica, controllata EEMS che produce celle e moduli fotovoltaici, e la progettista Espe. L’impianto è stato realizzato a Cuneo sulle coperture industriali di AGC Flat Glass, società multinazionale fra i leader mondiali nel settore del vetro. La copertura fotovoltaica completamente integrata occupa una superficie di circa 21mila metri quadrati. La realizzazione di impianti su coperture rappresenta un pilastro della strategia di sviluppo futuro di Solsonica, che punta alla realizzazione di coperture fotovoltaiche su fabbricati civili, industriali e commerciali, segmento per cui il Quarto Conto Energia ha definito incentivi maggiori del 10-15% rispetto a impianti realizzati a terra. Solsonica nel 2011 dovrebbe generare un fatturato di 93 mln eu pari equivalente a un volume di produzione pari a 93MWp rispetto ai 64MWp del 2010. Snam Rete Gas sale dell’1% a 4,054 euro. Il titolo sale dopo che Citigroup ha alzato la raccomandazione a buy da hold e ha incrementato il target price a 4,6 euro da 3,75. Nello studio Citigroup sottolinea le aspettative di crescita dell’utile di Snam, che opera in un ambito regolato come proprietario e gestore della rete italiana del trasporto del gas. Citigroup dice che le attese di dividendi sostanziosi rendono il titolo sottovalutato.

Commenta