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Fca, Marchionne: “Debito azzerato entro giugno”

Il Ceo al Capital market day del gruppo: “Il nostro piano è solido e coraggioso. Uscire dall’ombra del debito rappresenta un nuovo paradigma nel modo in cui l’azienda viene percepita” – Addio alle versioni diesel di Jeep e Ram nell’area Emea – VIDEO

Fca, Marchionne: “Debito azzerato entro giugno”

Fiat Chrysler sta per dire addio al debito: “A fine giugno avremo una posizione finanziaria netta positiva”. Lo ha annunciato il Ceo del gruppo, Sergio Marchionne, aprendo il Capital markets day in corso nel Centro Sperimentale Balocco, in provincia di Vercelli. “Rimane del lavoro da fare questo mese per arrivare a quel punto – ha aggiunto – ma siamo fiduciosi che riusciremo a raggiungere l’obiettivo”. Il numero uno di Fiat Chrysler ha risposto così a uno dei punti-chiave sui quali si incentrava l’attenzione degli analisti ed esibito la cravatta che John Elkan aveva promesso di regalargli in caso di successo, senza rinunciare al tipico maglione blu.

Marchionne ha sottolineato che per Fca “uscire dall’ombra del debito rappresenta un nuovo paradigma nel modo in cui l’azienda viene percepita. È un traguardo significativo perché sana una debolezza strutturale che per troppi anni ha gravato su di noi”.

Il Ceo ha definito il nuovo piano “solido e coraggioso: è molto più di un business plan, perché riflette le ambizioni collettive e la determinazione delle donne e degli uomini di Fca”.

Nel dettaglio, “a livello di brand i nostri messaggi si concentrano su Jeep, Ram, Maserati e Alfa Romeo – ha spiegato ancora Marchionne – che rappresentano la parte più significativa dei nostri ricavi e dei nostri utili”.

Michael Manley, numero uno di Jeep e Ram, ha però precisato che il gruppo intende eliminare le versioni diesel dei due marchi dall’area Emea nel corso di sviluppo del piano, sostituendo questi modelli con opzioni elettrificate.

Quanto all’andamento del mercato, Marchionne si è levato un sassolino dalla scarpa: “All’inizio del 2015 ho espresso il mio punto di vista sull’efficienza del capitale nel settore e sulla capacità di cambiamento, alla luce di una serie storica di distribuzione di valore e ritorni sul capitale investito decisamente inaccettabili. Ironia della sorte, da quel momento a oggi il valore per gli azionisti di Fca è quasi raddoppiato, escludendo l’aumento di valore di Ferrari, mentre il ritorno per gli azionisti di dieci dei nostri principali concorrenti del settore è stato in media negativo (6%). Non sono qui a vantarmene né tanto meno ad avviare nuove speculazioni su un eventuale consolidamento. Ma la tesi di allora è ancora più valida oggi, visto l’aumento dei costi per gli adeguamenti richiesti a livello tecnologico e normativo”.

Infine, in riferimento soprattutto alla mobilità elettrica, il Ceo ha detto: “L’idea che le tecnologie stiano ridisegnando il nostro ambiente competitivo e il nostro settore non ci fa arretrare. Rimaniamo aperti a valutare tutte le alternative e crediamo in un approccio pragmatico e realistico. Ma seguire gli altri lungo strade imprudenti e non redditizie non è solo da ingenui ma è anche molto pericoloso”.

A fine mattinata il titolo in Borsa di Fca guadagna l’1,5%, a 19,686 euro. Per quanto positiva, la performance è tuttavia inferiore a quella del Ftse Mib, che negli stessi minuti viaggia in rialzo del 2,4%.

Ecco qui di seguito, il video della presentazione di Sergio Marchionne in corso a Balocco alle 12:20 di venerdì 1° giugno.

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