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Fairplay finanziario: quando i conti non tornano, l’Uefa mostra i muscoli

A pochi giorni dall’inizio del calciomercato gennaio diverse società calcistiche dovranno tenere d’occhio i conti in vista delle valutazioni dell’Uefa – In Italia Inter e Roma dovranno sistemare qualcosa per non subire sanzioni.

Fairplay finanziario: quando i conti non tornano, l’Uefa mostra i muscoli

Il 5 gennaio si apre la sessione invernale del calciomercato. Come spesso accade in questo periodo le società più in difficoltà in campionato cercano di porre rimedio comprando nuovi calciatori o lasciando partire chi ha deluso o chi siede spesso in panchina e non ha più tanta voglia di farlo. Tra le ambizioni del club, le richieste dei tecnici alle società e i desiderata dei tifosi si mette di traverso la regola del Fairplay finanziario, la norma della Uefa in vigore dal 2011 che mira a limitare le spese folli di alcuni club. E che qualche vittima l’ha già fatta. Ma partiamo dall’inizio e proviamo a spiegare cos’è il Fairplay finanziario.

La Uefa ha inserito questa norma con l’obiettivo di migliorare le condizioni finanziarie generali del calcio europeo. Il concetto di base è molto chiaro e semplice: i club non devono spendere più di quanto guadagnano. Per la precisione i costi non devono superare la massima deviazione consentita rispetto al pareggio di bilancio (45 milioni nel primo periodo di monitoraggio che termina con la stagione in corso, circa 30 milioni per le stagioni 2015/16, 2016/17 e 2017/18) e i debiti devono essere pagati puntualmente.

Ma bisogna precisare subito un aspetto non di poco conto. Da questi conti vanno tolte le spese delle società per i settori giovanili, per gli investimenti negli stadi e per le infrastrutture per gli allenamenti. Tuttavia molte squadre non sono riuscite ad adeguarsi in tempo a queste nuove norme e hanno subito multe economiche e anche stop alle partecipazioni alle competizioni europee. Questa norma, però, ha colpito soprattutto i club europei minori e meno blasonati. Infatti a ben vedere sono davvero poche le sanzioni per i grandi club visto che la maggior parte di questi si è salvata per il rotto della cuffia o ha subito punizioni ‘lievi’.

Solo nel maggio 2014 ci sono state alcune vittime eccellenti come il Psg e il Manchester City. Il club parigino e i Citizens hanno subito una maximulta da 60 milioni di euro e la riduzione del numero dei giocatori da utilizzare in Champions League. Quest’anno, infatti, sia il City che il Psg hanno a disposizione in Champions solo 21 giocatori e non 25 come di regola. Stessa sorte per Rubin Kazan, Anzhi e Zenit. 

E fra pochi mesi sono previste nuove sanzioni per chi ancora non ha i conti in regola. In Italia chi rischia? Sono due le società nel mirino degli organi della Uefa: Inter e Roma. Le due società hanno una posizione complicata e rischiano di non far tornare i conti in vista dei controlli. Proprio per questo il mercato di riparazione della formazione meneghina e della Roma sarà sulla difensiva: nessun acquisto, forse qualche cessione e qualche tentativo di prendere calciatori in prestito.

Il tecnico dell’Inter Roberto Mancini lo sa bene. Pare che Thorir gli abbia ripetuto fino allo sfinimento che la società non può fare acquisti. Al massimo qualche prestito. Pertanto le voci di un possibile approdo di Lavezzi con la maglia nerazzurra sono da prendere con le molle. Si può fare solo se l’argentino arriva a Milano con la formula del prestito con diritto di riscatto. L’ipotesi dell’acquisto a gennaio è assolutamente da escludere. Piuttosto va considerata l’ipotesi di qualche cessione eccellente: fra tutti ci sono i vari Guarin e Palacio.

La Roma ha speso tanto in estate e l’obiettivo dell’inverno è quello di mantenere la rosa attuale. Da Roma potrebbe andar via qualcuno smanioso di giocare con più continuità (si legga Destro) o chi ha deluso e ha un ingaggio importante (Cole). In più ci sono le voci che vedrebbero un forte interessamento del Manchester United per Kevin Strootman. La scorsa settimana si parlava di 38 milioni messi sul piatto per il passaggio dell’olandese alla corte di Van Gaal. Sabatini sicuramente ci riflette. Con quei soldi si potrebbe mettere in sicurezza la situazione economica della società e porre le basi per il sogno Ibrahimovic nel calciomercato estivo.

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