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Facebook e Google: accordo per difendersi dall’Antitrust

Secondo il Wall Street Journal Facebook e Google sapevano che i loro accordi sulla pubblicità avrebbero attirato l’attenzione dell’Antitrust Usa e si sono messi d’accordo per “cooperare e assistersi a vicenda”.

Facebook e Google: accordo per difendersi dall’Antitrust

Facebook e Google avrebbero concordato di “cooperare e assistersi a vicenda” nel caso in cui avessero dovuto affrontare delle accuse sul loro patto relativo alla pubblicità online. Lo rivela il Wall Street Journal, in un articolo sulla causa intentata da 10 Stati americani contro Google la settimana scorsa.

Scendendo nei dettagli, a finire nel mirino sono state le intese sottoscritte dalle due big tecnologiche a partire dal 2018. Google e Facebook avrebbero infatti siglato degli accordi per dirottare le inserzioni pubblicitarie, privilegiando il social di Mark Zuckerberg a discapito dei concorrenti. Google avrebbe usato il linguaggio di ‘Star Wars’ con nome in codice per l’accordo ‘Jedi Blue’. 

Questi accordi sono al centro della causa intentata dai procuratori generali del Texas e di altri nove Stati americani che hanno accusato l’azienda di Menlo Park  di “abusare del suo potere monopolistico” per minare la competizione nel mercato delle pubblicità online.

“Sono orgoglioso di annunciare che il Texas ha presentato un’azione da parte di diversi Stati contro Google per condotta anticoncorrenziale“, ha dichiarato la scorsa settimana il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, secondo cui Google avrebbe usato “il suo potere per manipolare il mercato, distruggere la competizione e danneggiare voi, i consumatori. Non è ammissibile che Google abbia di fatto neutralizzato la competizione, e si sia auto-incoronata responsabile dell’advertising online”.

Secondo il Wall Street Journal i due colossi sapevano che il loro accordo sulla pubblicità avrebbe potuto andare incontro ad indagini da parte dell’Antitrust Usa e hanno discusso su come comportarsi (affrontando insieme la questione) nel caso in cui l’inchiesta fosse partita davvero. Un portavoce di Google ha commentato che tali accordi sui rischi Antitrust sono estremamente comuni.

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