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Expo Milano 2015, ecco i “Corporate Participants”

Coca Cola, Federalimentare, Kip International School e New Holland Agriculture, oltre alle cinesi China Corporate United Pavilion, Vanke e JooMoo, hanno firmato un contratto di partecipazione allo scopo di costruire, allestire, gestire e smantellare un proprio Padiglione nell’esposizione, valorizzando uno o più aspetti del Tema di Expo Milano 2015.

Expo Milano 2015, ecco i “Corporate Participants”

Mancano esattamente 30 giorni alla inaugurazione dell’Expo 2015 di Milano dedicata al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” (1° maggio – 31 ottobre). Ben 53 Paesi stanno completando il propri padiglioni; gli altri, poco meno di 100, saranno ospitati nei 9 Cluster tematici di cui tratteremo in una delle prossime puntate. 

Ricordiamo che lo scorso 19 febbraio abbiamo delineato il profilo generale di questo evento straordinario. Il 6 marzo con Enel e FCA-CHN, l’11 marzo con Intesa San Paolo e il 16 marzo con Tim, Finmeccanica e Samsung abbiamo presentato i contributi, essenziali al buon esito della manifestazione, che stanno offrendo gli otto official global partner di Expo 2015. Il 21 marzo abbiamo illustrato la cospicua presenza cinese: oltre al padiglione ufficiale, la Cina, infatti, partecipa all’Expo anche con tre spazi Corporate. 

Oltre agli official global partner sono presenti ad Expo 2015 anche i Corporate Participants. Aziende, associazioni, istituzioni, che hanno firmato con Expo 2015 S.p.A. un Contratto di Partecipazione allo scopo di poter costruire, allestire, gestire e smantellare un proprio Padiglione, valorizzando uno o più aspetti del Tema di Expo Milano 2015. Hanno scelto di utilizzare l’Esposizione Universale come palcoscenico (oltre ai tre che vengono dal paese del dragone, China Corporate United Pavilion, Vanke e JooMoo) la Federalimentare, la Kip International School, la New Holland Agriculture, e la Coca Cola.

Il Padiglione Corporate di Federalimentare, progettato dallo studio di Di Gregorio e Associati, vuol essere un epicentro per divulgare e valorizzare l’immagine dell’industria alimentare italiana e dei suoi migliori Marchi e contribuire ai temi chiave dell’Expo: alimentazione sana e di qualità, sostenibilità ambientale e sviluppo sociale. Progettato in partnership con Fiere di Parma, intende rappresentare una vetrina completa dei prodotti alimentari italiani di eccellenza, disposti secondo un percorso articolato in filiere merceologiche, per fornire ai buyer e ai visitatori stranieri una panoramica esaustiva del cibo made in Italy.

Il progetto prevede il coinvolgimento di Musei tematici e di Archivi storici aziendali che mettono a disposizione i loro contenuti. La scenografia interna è realizzata con macro architetture organiche, che suddivideranno lo spazio, creando i percorsi di visita. Sulle facciate esterne, si svolgerà un programma di performance live, curate dal direttore artistico Felice Limosani (ha firmato lavori esposti, fra gli altri, al Louvre, Triennale di Milano e White Chapel Gallery). Artisti internazionali della graffiti art, realizzeranno opere site specific sul tema del cibo, della nutrizione, del convivio. Al termine di Expo Milano 2015, tutte le opere, verranno esposte contemporaneamente in una mostra collettiva di street art in occasione di CIBUS Parma 2016.

Il Padiglione Corporate di Coca-Cola, progettato dall’architetto Giampiero Peia, insieme all’agenzia di brand experience Ps Live, sarà la cornice in cui l’Azienda racconterà in maniera esperienziale il proprio modello di sostenibilità, basato sulla promozione di stili di vita attivi e un’alimentazione equilibrata, l’innovazione di prodotto e delle confezioni e la protezione dell’ambiente. Il Padiglione sorge vicino al Padiglione Italia e Lake Arena. L’edificio, un parallelepipedo alto 12 metri con una superficie complessiva di 1000 metri quadri, è interamente realizzato con materiali ecosostenibili: legno, vetro e acqua. Le pareti esterne laterali, in vetro e legno, riproducono il logo Coca-Cola e la silhouette di Contour, la storica bottiglia in vetro della Coca Cola, che nel 2015 festeggerà i suoi 100 anni.

L’ingresso e l’uscita del Padiglione sono caratterizzati da cascate d’acqua per consentire la ventilazione naturale, sono privi di porte e chiusure. Anche la copertura del Padiglione rispetta i canoni di sostenibilità: piantumata con vegetazione adatta al clima di Milano, con un’irrigazione ridotta e senza bisogno di manutenzione, garantisce la riduzione del surriscaldamento degli ambienti interni, diminuendo l’impiego di energia necessaria al raffrescamento.

Il visitatore del Padiglione sarà guidato in un percorso che lo porterà a scoprire da protagonista attivo il mondo Coca-Cola, attraverso un viaggio che racconta i valori dell’Azienda in tre sezioni: Presenza locale, Energy balance, Sostenibilità. Una seconda vita attende il Padiglione al termine di Expo. Riciclabile, riutilizzabile, concepito già con l’ampiezza di un campo da basket, al termine dell’esposizione il Padiglione verrà ricostruito per diventare uno spazio coperto, a beneficio della comunità locale, dove poter praticare attività fisica.

“Rispettare la terra per coltivare il futuro” è il titolo del padiglione di New Holland Agriculture, un leader globale nelle macchine per l’agricoltura, parte del gruppo FCA. Il concept del padiglione è ispirato alla strategia Clean Energy Leader che New Holland persegue dal 2006 e in particolare al progetto Energy Independent Farm presentato e premiato nel 2009 al SIMA (Salone Internazionale dei fornitori del settore agricolo e dell’allevamento) di Parigi, basato sull’autosufficienza energetica delle aziende agricole grazie alla valorizzazione delle proprie fonti bioenergetiche.

RecchiEngineering, leader italiana nel campo del Project and Construction Management, capogruppo di un team di progetto multidisciplinare composto dallo studio Carlo Ratti Associati (autore del concept), NÜSSLI Italia, Manens-Tifs, Studio Durbano, è stata designata come agenzia creativa per il padiglione al termine di una competitiva gara europea. Grazie alla struttura e ai diversi strumenti interattivi, installazioni video, realtà aumentata ed esposizione di trattori e macchine da raccolta, i visitatori potranno apprendere e sperimentare come New Holland promuove l’importanza della sostenibilità agricola.

Ed eccoci all’ultimo dei padiglioni Corporate. In realtà non siamo di fronte a un’azienda o ad una associazione di imprese, ma a una scuola, anche se molto particolare. La KIP International School (Knowledge, Innovations, Policies and Territorial Practices for the United Nations Millennium Platform) è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro che collabora con governi nazionali, regionali e locali, Organizzazioni internazionali, Università, Fondazioni e altre Organizzazioni pubbliche e private, per promuovere saperi, innovazioni, politiche, pratiche territoriali, ricerche e attività formative coerenti con gli obiettivi e i valori della Piattaforma del Millennio delle Nazioni Unite. 

“Territori attraenti per un mondo sostenibile” è il titolo del Padiglione. Per nutrire il pianeta, i governi, le imprese e le associazioni devono investire per prima cosa sullo sviluppo locale, dando il giusto valore al territorio, dove la gente vive e lavora insieme e può produrre gli alimenti sani di cui ha bisogno. Ma perché la gente possa scegliere di viverci, i territori devono essere attraenti: per la vivacità dei circuiti economici, la buona qualità dei servizi, le bellezze naturalistiche, la cultura, la storia e soprattutto per la possibilità di partecipare alle scelte di sviluppo, assicurata dal buon funzionamento dei governi e delle istituzioni locali. 

Nel Padiglione si potranno incontrare gli attori che sono già impegnati a realizzare uno sviluppo di qualità e che presenteranno le loro esperienze ai visitatori. Una grande attenzione è riservata alla Cina, che nel Padiglione KIP mostrerà un volto fino a ora poco conosciuto: quello della grande creatività e sensibilità sociale dei suoi attori pubblici, associativi e privati. Nel Padiglione s’incontreranno sopra tutto gli attori che intendono costruire insieme programmi di sviluppo e partenariati internazionali che continueranno anche dopo la fine dell’Esposizione Universale. 

Sono previsti, tra l’altro, gli incontri di alcune grandi reti internazionali: quella dei territori impegnati nello sviluppo biologico e sostenibile, attraverso patti territoriali tra i produttori, i governi locali, i servizi sanitari, le scuole, le università e gli operatori turistici; quella delle 60 Agenzie di Sviluppo Economico Locale, attive in 25 paesi del mondo, che mostrano come si può combattere con successo la povertà e l’esclusione, perseguendo un tipo di crescita economica capace di valorizzare le risorse locali e produrre benessere diffuso; la rete delle esperienze di cooperazione internazionale allo sviluppo che stanno superando i vecchi schemi dell’aiuto e realizzano scambi e partenariati Nord-Sud, basati sul reciproco interesse, sul rispetto delle culture e delle diversità e sul coinvolgimento attivo della gente; la rete delle città contro la povertà nata al Foro Urbano Mondiale del 2014.

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