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Expo 2020 Dubai, Italia alla ricerca di sponsor

Sos, si ricercano nuovi sponsor per il Padiglione Italia all’Expo di Dubai – il cui tema sarà “la bellezza unisce le persone” – solo 8 mesi per la costruzione entro il 20 ottobre 2020, giorno di apertura

Expo 2020 Dubai, Italia alla ricerca di sponsor

L’Italia cerca finanziamenti per il padiglione dell’Expo di Dubai. Mentre i lavori di costruzione sono stati assegnati all’egiziana Raq, adesso bisogna dedicarsi all’arredamento e alla fornitura dei servizi. Grande ritardo nei lavori, dato che l’apertura dell’esposizione universale è prevista per il 20 ottobre ed il suo termine per il 10 aprile 2021.

Secondo le stime, il nostro padiglione avrà circa 5 milioni di visite nell’arco dei sei mesi, grazie alla sua allocazione, tra le aree tematiche dedicate a “Opportunità” e “Sostenibilità”, vicino ai padiglioni di India, Emirati Arabi, Germania, Arabia Saudita, Giappone e Stati Uniti.

La scadenza per la fornitura del padiglione era prevista per il 24 gennaio. Tuttavia, visto il grande interesse per l’iniziativa, il Commissariato Generale di Sezione dell’Italia per Expo 2020 Dubai ha deciso di prolungare i termini di scadenza, fino al 7 febbraio, in modo da favorire anche le piccole e medie imprese.

Gli sponsor principali dell’evento sono: Enel X, Eni, Leonardo, Fincantieri, Mapei, il gruppo Boero e Tolo green, società sarda che si occuperà dell’impianto per la purificazione dell’aria.

Il bando è rivolto a tutti gli operatori economici UE ed extra UE, sia pubblici che privati, interessati alla sponsorizzazione del Padiglione in termini di servizi e forniture come: arredi, pavimenti, attrezzature informatiche e tecniche per la ristorazione, sanitari e molti altri ancora. È possibile partecipare attraverso l’offerta di prodotti o denaro per dotare la struttura di tutti gli accessori necessari a coprire i 3.500 metri quadrati di superficie su quasi 27 metri di altezza.

La partecipazione dell’Italia all’Expo di Dubai è importante per ottenere visibilità, diffondere le proprie idee, ma soprattutto per stringere rapporti in un ambiente in cui le opportunità di business non mancano. Tanto che il nostro Paese ha già accettato di lasciarlo in eredità agli Emirati una volta terminata l’esposizione. “Hanno espresso il piacere di fare in modo che questo padiglione diventi permanente. Un bel posto per dimostrare la nostra eccellenza” – ha detto Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo Economico.

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