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Exor diluisce quota in Sequana

La holding torinese, controllata dalla famiglia Agnelli, sottoscriverà solo parzialmente l’aumento di capitale del gruppo cartario francese, di cui ora è primo azionista – Secondo fonti vicine all’operazione, alla fine dell’aumento di capitale, uscirà totalmente da Sequana – Al suo posto entra il Fondo strategico d’investimento dello Stato francese.

Exor diluisce quota in Sequana

La holding torinese Exor, controllata dalla famiglia Agnelli, continua a tagliare rami superflui. Dopo la cessione di Aplitour e della banca brasiliana Btp Pactual, Exor ha cominciato le procedure per uscire dalla partecipata francese Sequana, di cui è primo azionista con il 28%. Il gruppo cartario Sequana ha annunciato ieri un aumento di capitale di 150 milioni di euro e contestualmente Exor ha dichiarato che eserciterà solo parzialmente i diritti d’opzione che le spettano, “al fine di consentire l’ingresso nell’azionariato della Società del FSI, il Fondo Strategico d’Investimenti controllato dallo Stato francese”. 

La sottoscrizione limitata sarà in grado di diluire “la partecipazione detenuta da Exor in Sequana in funzione delle caratteristiche dell’aumento di capitale che saranno definite nei prossimi giorni”. I dettagli dell’aumento di capitale del gruppo francese saranno, infatti, resi noti la prossima settimana, ma alcune fonti vicine all’operazione hanno fatto sapere che la diluizione di Exor sarà comunque sostanziale e che, una volta concluso l’aumento di capitale, la holding torinese non sarà più il primo azionista di Sequana a favore del fondo Fsi. Questa discesa nel capitale di Sequana sarà, inoltre, solo il primo passo verso l’uscita totale dal capitale del gruppo cartario che si dovrebbe concretizzare nei prossimi mesi.

Contestualmente all’operazione, EXOR ha posto fine al patto parasociale sottoscritto con DLMD nel luglio 2010.

Questa mattina il titolo Exor perde a Piazza Affari quasi il 3% a 17,25 euro ad azione. 

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