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Exor vende Alpitour e incassa 225 milioni

Gli acquirenti sono due fondi chiusi di private equity facenti capo a Wise Sgr e J. Hirsch & Co, a cui si affiancano altri soci finanziari tra cui Network Capital Partners – L’accordo è stato integrato con il riacquisto di un albergo per 26 milioni di euro – Intanto Exor chiude l’esercizio 2011 con un utile netto di gruppo di 504,2 milioni (136,7 nel 2010)

Exor vende Alpitour e incassa 225 milioni

La cessione della partecipazione in Alpitour è questione di settimane. La conferma arriva a conclusione del cda che stamane ha approvato il bilancio 2011 della finanziaria di casa Agnelli che, a livello di gruppo, chiude l’esercizio 2011 con un utile netto di gruppo di 504,2 milioni contro 136,7 nel 2010, risultato che consente la distribuzione di un dividendo pari a 0,335 per ogni azione ordinaria, 0,3867 per azione privilegiata e 0,4131 per azione risparmio per un valore complessivo di 80,1 milioni (contro 75,9 milioni).

Per tornare ad Alpitour, l’operazione comporterà l’ingresso nelle casse di Exor di 225 milioni di euro. L’accordo è stato integrato con il riacquisto di un albergo per 26 milioni di euro (viene quindi portata da 15 a 26 milioni la remunerazione del prezzo differito). La struttura sarà concessa in locazione al gruppo Alpitour e garantirà ad Exor un rendimento legato ai risultati della gestione dell’immobile con un minimo garantito. Potrà poi essere ceduta a terzi senza alcuna limitazione contrattuale.

Gli acquirenti sono due fondi chiusi di private equity facenti capo a Wise Sgr e J. Hirsch & Co, a cui si affiancano altri soci finanziari tra cui Network Capital Partners. L’operazione sarà effettuata tramite la Seagull, un veicolo societario appositamente costituito ed opportunamente capitalizzato per l’occasione.

A livello di capogruppo, invece, l’utile netto scende a 58,7 milioni dai 151,8 milioni nel 2010 a causa dei minori dividendi incassati da partecipate (-26,1 milioni), alla variazione delle minusvalenze nette su cessioni e svalutazioni di partecipazioni (-74,4 milioni, la maggior parte legata alla svalutazione della controllata Juventus per 56,2 milion), ai maggiori oneri finanziari netti (12,6 milioni), ed alle maggiori imposte (2,3 milioni).

A bilanciare questi fattori negativi ci ha pensato in parte la plusvalenza registrata dall’incorporata Exor Services con la cessione dell’immobile di Corso Matteotti 26 che é stata pari a 7,1 milioni). La crisi dei mercati finanziari ha avuto per conseguenza il calo del valore netto degli attivi (Nav, Net Asset Value) che passa da 8,36 miliardi di fine 2010 a 6,3 miliardi, soprattutto per effetto dell’andamento dei titoli Fiat e Fiat Industrial.

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