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Europa porto sicuro dell’estate, ma Sos emerging

Nel periodo di ferragosto l’Europa è l’area azionaria più tranquilla e perfino la Grecia festeggia – Saliscendi di Wall Street ma i nuovi parchi di Disney dedicati alle Guerre Stellari l’aiutano – Il vero punto di crisi è nei mercati emergenti anche a causa delle turbolenze valutarie indotte da superdollaro: dall’Asia al Brasile è allarme rosso.

Le Borse hanno vacillato, per qualche ora, sul tetto dell’Empire State Building. Come King Kong nel celebre film. Poi lo shock per il brusco calo dell’Index Empire Manufacturing, che misura l’andamento dell’economia manifatturiera di New York (da +3,9 di luglio a -14,9) è stato assorbito: merito anche della ripresa dei media trainata da Walt Disney: +1,8% a Wall Street grazie all’annuncio de prossimo lancio di due parchi tematici dedicati a Guerre Stellari.

Il comparto media (+1,3%) è stato tra i più vivaci della Borsa Usa, ormai concentrata sulla pubblicazione dei verbali della Fed di luglio, prevista per domani sera. Wall Street ha così chiuso in rialzo una seduta contrastata: S&P500 +0,5%, Dow Jones +0,4%, Nasdaq +0,9%.

EMERGENTI SOTTO TIRO. ANCORA IN CALO IL MATTONE CINESE 

Il film in corso sui mercati emergenti non è meno movimentato ma assai drammatico; la Borsa della Thailandia cade del 2,7% dopo il drammatico attentato di Bangkok. Il bath, la moneta locale, è ai minimi da 6 anni e va ad allungare la lista delle crisi geopolitiche inasprite dalla forza del dollaro: Malaysia, Brasile, Turchia e Russia sono i mercati più a rischio. 

La rupia indonesiana e il ringgit malese sono sui minimi storici rispetto al dollaro, mentre la rupia indiana è su livelli che non si vedevano dal 2013. La Borsa di San Paolo (-0,6%) è al sesto giorno consecutivo di ribasso, sui minimi degli ultimi 6 mesi. In Europa soffre la Turchia, la Borsa di Istanbul perde lo 0,5%, da inizio anno il ribasso è del 10%.

Debole il Giappone (-0,2%), in lieve rialzo Hong Kong (+0,1%). Frenano anche Shanghai (-1,4%) e Shenzhen (-1,2%). Ancora in calo l’indice dei prezzi delle case in 70 città: -3,7% a luglio,meglio che a giugno (- 4,9%) e i ribassi superiori al 6% dei mesi precedenti. 

MILANO CHIUDE IN RIALZO. AD ATENE IL DECENNALE SOTTO IL 10%

Atmosfera più distesa sulle piazze europee, in pieno clima vacanziero. Le uniche emozioni le ha provocate il saliscendi di Wall Street che ha condizionato buona parte della seduta. Con un’accelerazione nel finale, la Borsa di Milano ha chiuso in rialzo una seduta di ampi scostamenti, indice Ftse Mib +0,7%. Parigi ha guadagnato lo 0,7%, mentre Francoforte ha perso lo 0,3%. In calo anche Madrid (-0,2%). 

In attesa del voto del Bundestag sul piano di salvataggio della Grecia da 86 miliardi, la Borsa di Atene (+1%) ha festeggiato il sì dell’Eurogruppo: la National Bank of Greece ha registrato un rialzo del 5%. Accelerano i guadagni anche i titoli di Stato ellenici. Il rendimento del decennale governativo è sceso sotto la soglia del 9% per la prima volta dallo scorso febbraio, mentre lo spread scende a 830 punti base. Infine, il rendimento del bond governativo a 2 anni, il termometro più sensibile al rischio default, è sceso sotto l’11%, sul livello più basso dal 2011. A metà giugno il era salito al 30%. 

IL BOOM DEGLI ARRIVI A FIUMICINO SPINGE ATLANTIA

A Piazza Affari si è messa in luce Atlantia (+1,5%), da cui dipende Adr, la società aeroportuale di Roma. Nonostante incendi, scioperi e disservizi vari, lo scalo di Fiumicino è in forte ascesa, a conferma della congiuntura positiva del turismo. Dal 7 maggio all’11 agosto, secondo l’Enac, lo scalo ha fatto registrare 13 milioni di passeggeri (+ 6% rispetto allo stesso periodo del 2014). Da inizio anno all’11 agosto i passeggeri sono stati circa 25 milioni (+ 7%). 

LA VOLUNTARY DISCLOSURE SPINGE IL GESTITO 

Positivo il settore finanziario. Brilla Azimut (+1,9%). Il settore dell’asset management dovrebbe beneficiare dell’accelerazione della volontary disclosure, dopo che nelle ultime settimane sono state varate le norme che hanno chiarito alcuni punti critici della procedura. Positive le banche: Intesa+1,9%, Unicredit +0,8%,MontePaschi +0,7,%. Ubi Banca +2,3%.

IL LUSSO SOFFRE ANCORA. PRADA STAMANE -1,1% 

Il settore del Lusso fatica a riprendersi dopo lo shock della scorsa settimana scatenato dalla svalutazione a sorpresa dello Yuan cinese. Ferragamo (+1% in chiusura) ha perso nel corso della giornata lo smalto iniziale, quando aveva toccato un rialzo del 2,5%. A Parigi, Lvmh ha chiuso in rialzo dello 0,7%. In ribasso anche stamane a Hong Kong Prada (-1,12%) dopo il calo di lunedì – (0,7%). Yoox -0,7%, Luxottica +0,5%, Tod’s +1,7%. 

VOLA SARAS. PER EQUITA IL TITOLO NON E’ PIU’ BUY 

Deboli i petroliferi sotto la pressione del calo del greggio. Eni ha chiuso invariata una seduta quasi tutta in ribasso. Tenaris +0,2%. Saipem -0,45%. Prosegue intanto la corsa di Saras (+5,5% a 2,458 euro). Il titolo della famiglia Moratti ha chiuso la scorsa settimana con un progresso complessivo del 12,5%, portandosi nel corso dell’ottava sul prezzo più alto dal gennaio 2009 a 2,47 euro.

Dopo i forti rialzi Equita ha tagliato la raccomandazione a Hold da Buy di togliere con prezzo obiettivo a 2,46 euro. Da inizio 2015 il titolo ha guadagnato il 190%. La capitalizzazione di borsa è tornata a superare abbondantemente i 2 miliardi di euro. Oggi è a circa 2,3 miliardi di euro.

Nel segmento delle utility, Enel +1,1%, Snam +1,3%, Terna +1,1%. Si fa notare Iren +3,4%. 

FRENA L’AUTOMOTIVE: FCA -0,4%, BENE FINMECCANICA +1,6%

Nell’industria positive Prysmian (+0,9%9, Finmeccanica (+1,6%) e StM (+1,4%). Fiat Chrysler arretra dello 0,4% in linea con l’indice del settore automotive (-1,45%) . Il gruppo ha comunicato sabato scorso di aver richiamato 88mila veicoli, principalmente Sedan, per un guasto relativo all’impianto elettrico. Negativa anche Cnh Industrial (-1%). 

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