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Eurizon: utile +39%, raccolta Pir avvicina i 2 miliardi

A fine 2017 il patrimonio complessivo della società del gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nella gestione di prodotti e servizi per la clientela retail e istituzionale si attesta sui 388,7 miliardi di euro.

Eurizon: utile +39%, raccolta Pir avvicina i 2 miliardi

Eurizon, società del gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nella gestione di prodotti e servizi per la clientela retail e istituzionale, ha chiuso un 2017 di forte crescita. Il valore del patrimonio a fine 2017 è risultato pari a 313,6 miliardi di euro, in aumento dell’8,2% rispetto a fine 2016. L’utile netto consolidato è pari a 1,23 miliardi (+39%), di cui 714,4 milioni derivanti dalla cessione della partecipazione in Allfunds Bank a fondi appartenenti a Hellman & Friedman e GIC.

Il margine da commissioni raggiunge i 718,3 milioni, in crescita del 26,7% sull’anno precedente. A fine 2017 il patrimonio complessivo di Eurizon si attesta sui 388,7 miliardi di euro, comprensivo dei 75 miliardi di euro di Penghua, società con sede in Cina partecipata al 49%.

La grande novità del 2017 è stata quella dei Pir, Piani Individuali di Risparmio: i prodotti di Eurizon sono stati i primi a essere commercializzati in Italia, attraverso le reti del gruppo Intesa Sanpaolo. Ai primi portafogli retail lanciati sul mercato a fine febbraio, sono stati affiancati nei mesi successivi nuove soluzioni Pir compliant sia retail sia istituzionali così da definire in pochi mesi un’offerta che copre i diversi profili di rischio. La raccolta complessiva per i Pir nell’anno raggiunge 1,92 miliardi di euro, costituiti per circa 1,7 miliardi da fondi retail e per la parte restante da soluzioni per la clientela istituzionale.

Tommaso Corcos, Amministratore Delegato di Eurizon: “Siamo pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti grazie alla sempre più stretta e proficua collaborazione con i nostri distributori e con gli altri partner italiani ed esteri. La forte interazione con le reti dei collocatori che è alla base dello sviluppo della società ci ha contemporaneamente avvantaggiato di fronte alle novità regolamentari introdotte dalla MIFID II. Nel 2018 puntiamo a rafforzare il nostro ruolo nel contesto di riferimento e la nostra riconoscibilità anche al di fuori dei confini nazionali, forti del mandato affidatoci dal nuovo Piano di Impresa di Intesa Sanpaolo per i prossimi quattro anni”.

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