I tre incontri giocati a Riad per onorare la seconda edizione del Six Kings Slam hanno arricchito il patrimonio di Jannik Sinner che si appresta a chiudere l’anno ancora da Paperone, anche se ha perso lo scettro da numero 1 mondiale.
Sinner chiude l’anno da Paperone: guadagni stellari
Sei milioni di dollari (5 milioni e 150mila euro) per la vittoria (incluso il milione e mezzo garantito come gettone di presenza) si aggiungono ai guadagni stellari che, tra montepremi di tornei vinti e sponsor a pioggia, fanno del campione di tennis Mr. 100 milioni. A Riad ha ricevuto anche un prezioso cadeau degli organizzatori: una racchetta d’oro, del valore di 250 mila euro, suscitando l’invidia dello sconfitto Carlos Alcaraz. Il torneo-esibizione organizzato in Arabia Saudita non dà punti per la classifica Atp, ma si capisce perché il suo irresistibile appeal permetta di accantonare per una settimana le lamentele dovute al calendario troppo fitto.
Sinner chiude l’anno da Paperone: i prossimi impegni
E qui si innesca un altro tema: quello sugli impegni futuri del campione altoatesino, quest’anno peraltro fermo tre mesi per squalifica. Iscritto al Vienna Open (Atp 500) che inizia lunedì 20 ottobre (nei 16esimi affronta il tedesco Altmaier) e al Masters 1000 di Parigi – tornei preziosi per riavvicinarsi al numero 1 del ranking – sarà poi alle Atp Finals di Torino (9-16 novembre).
Tre giorni dopo, a Bologna, inizia contro l’Austria la difesa azzurra della Coppa Davis. Sinner, determinante nei successi del 2023 e 2024, però non ci sarà: lunedì 20 ottobre ha sciolto finalmente la riserva, annunciando la sua non partecipazione.
Sinner chiude l’anno da Paperone: Wimbledon il più redditizio
Tornando al Sinner-Paperone, fino ad oggi nel 2025, con nove tornei giocati (e con lo stop di tre mesi per squalifica), l’altoatesino ha incassato 12 milioni 346mila dollari in soli premi (circa 10,6 milioni di euro). Il suo “prize money” Atp in carriera é così arrivato a sfiorare i 50 milioni di dollari (49,591,462).
Il singolo successo più redditizio é stato quello di Wimbledon contro Alcaraz, che gli ha portato tre milioni di sterline (3,455 milioni di euro), seguito da due finali perse, entrambe contro l’onnipresente spagnolo: Us Open (2,5 milioni di dollari, al cambio 2,144 milioni di euro) e Roland Garros (1,275,000 euro). L’Australian Open, primo Slam dell’anno, vinto per la seconda volte consecutiva battendo in finale Alexander Zverev, gli ha fruttato 3,5 milioni di dollari australiani (1,9 milioni di euro).
Sinner chiude l’anno da Paperone: gli introiti da sponsor
A queste cifre vanno aggiunti gli introiti da sponsor, accorsi sempre più numerosi con l’aumentare della notorietà. Il rapporto pubblicato da Forbes lo scorso agosto ne metteva in fila una dozzina: da Intesa Sanpaolo (con cui sta trattando il rinnovo) a Lavazza, da Rolex a Nike, De Cecco (che ha creato un’edizione limitata di pasta a forma di racchetta chiamata, appunto, “Sinner”) e Fastweb. Escludendo quello con Gucci (le cui cifre non sono state svelate), i contratti già in essere gli hanno fruttato fino ad oggi circa 3 milioni di euro netti a stagione.
Solo l’accordo firmato con Nike nel 2019 e rinnovato nel 2022 per altri 10 anni vale 150 milioni di dollari, ovvero 15 milioni l’anno.
Sinner rinuncia alla Coppa Davis: “Scelta non semplice”
Ma intanto arriva la notizia che gela soprattutto i tifosi azzurri. Jannik non sarà alle Finals di Coppa Davis in programma all’Unipol Arena di Bologna dal 18 al 23 novembre. Dopo due trionfi consecutivi, il numero 2 del mondo ha deciso di dire stop. Impegnato all’Atp 500 di Vienna, Sinner ha spiegato la scelta ai microfoni di Sky Sport: “L’importante è partire bene nel 2026 con l’Australian Open e una settimana in più di preparazione cambia. È stata una decisione difficile, ma aver già vinto due volte la Davis ha avuto il suo peso”.
Una rinuncia pesante per l’Italia di Filippo Volandri, che dovrà difendere il titolo senza il suo leader. “Jannik non ha dato la sua disponibilità per il 2025 – ha confermato il capitano – ma la Coppa Davis resterà sempre casa sua. Posso contare su un gruppo motivato e pronto a dare tutto per la maglia azzurra”. A Bologna ci saranno Musetti, Cobolli, Berrettini, Bolelli e Vavassori, chiamati a non deludere il pubblico di casa. Anche il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, ha usato parole di rispetto: “Comprendiamo e rispettiamo la decisione di Jannik, anche se dolorosa. Ha vissuto una stagione lunga e intensa, restando un punto di riferimento per tutto il tennis italiano”.
Dietro la scelta di Sinner ci sono due motivi precisi. Il primo è legato al peso ormai ridotto della Coppa Davis nel tennis moderno, competizione che molti top player considerano meno prioritaria rispetto agli Slam. Il secondo motivo è più tecnico e strategico: riposo e preparazione. Dopo un autunno denso – Vienna, Parigi-Bercy e le Atp Finals di Torino – Sinner vuole chiudere in anticipo la stagione per dedicarsi a un blocco di allenamento mirato. L’obiettivo è partire forte nel 2026, vincere per la terza volta consecutiva gli Australian Open e tornare alla caccia del numero 1 del mondo.
(Ultimo aggiornamento: martedì 21 ottobre 2025 ore 9.00)