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Erasmus+ riparte dopo il Covid-19: 55 milioni per istruzione e formazione

Dal 2014 presentati 4182 progetti, dall’Ue oltre 300 milioni – Presidente Inapp: “Il programma serve ad arginare il fenomeno dello skill mismatch” – Tra il 15 e il 17 ottobre gli #ErasmusDays

Erasmus+ riparte dopo il Covid-19: 55 milioni per istruzione e formazione

La pandemia di Covid-19 non ferma Erasmus+, il progetto europeo che consente di studiare o effettuare un tirocinio all’estero che ogni anno coinvolge migliaia di ragazze e ragazzi in tutto il continente. Dopo lo stop degli ultimi mesi, Erasmus+ riparte in Italia con 55 milioni di euro destinati a finanziare progetti di istruzione e formazione professionale (VET – Vocational Education and Training). 

Un’opportunità che arriva in un contesto socio-economico caratterizzato da quasi 6 milioni di giovani europei disoccupati. Parallelamente però si registrano oltre 2 milioni di posti di lavoro vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere personale con le qualifiche richieste. Erasmus + “è pensato proprio per dare risposte concrete a queste problematiche, contrastando il fenomeno dello skill mismatch, quel disallineamento delle competenze che è molto presente purtroppo nel nostro Paese” sottolinea l’Inapp, responsabile in Italia dell’ambito Istruzione e formazione professionale del programma, in una nota.

“Quest’anno l’Inapp ha approvato 126 progetti di mobilità all’estero – ha ricordato il prof. Sebastiano Fadda, presidente dell’Inapp – che vanno dall’economia circolare, alla mobilità smart, dall’informatica con lo sviluppo della tecnologia 3D, all’agrifood senza dimenticare il turismo per lo sviluppo delle competenze e l’accesso al patrimonio culturale locale, in aggiunta a progetti per innovare il terzo settore e favorire occupazione e inclusione”. 

Per il 2020 il programma finanzierà progetti di partenariati strategici per la preparazione all’istruzione digitale e per la creatività. A disposizione ci saranno circa 2,7 milioni di euro per sostenere progetti per dotare i sistemi di istruzione e formazione professionale “degli strumenti necessari ad affrontare le sfide poste dalla recente improvvisa transizione all’apprendimento online e a distanza, anche aiutando gli insegnanti a sviluppare competenze digitali e tutelando la natura inclusiva delle opportunità di apprendimento”, sottolinea l’ente. La scadenza per l’invio delle candidature è il 29 ottobre alle ore 12.00.

L’Inapp fornisce anche alcuni numeri interessanti che ben fanno comprendere quanto ormai il progetto Erasmus+ sia diffuso e apprezzato: dal 2014 ad oggi l’Agenzia Nazionale Erasmus+ INAPP ha ricevuto in totale 4.182 i progetti, 2.636 di Mobilità individuale ai fini di apprendimento (di cui 732 finanziati) e 1.546 di Partenariati Strategici (di cui 230 finanziati). Significativo è stato l’investimento della Commissione europea e degli Stati membri dell’UE che hanno messo a disposizione dell’Italia, nel periodo 2014-2020, una dotazione finanziaria Erasmus+ di circa 300 milioni di euro per l’ambito istruzione e formazione professionale.

“Mobilità, competenze digitali e inclusione continueranno a rappresentare il cuore anche del futuro Programma 2021-2027 – ha concluso il presidente dell’INAPP – che conferma la propria ambizione di voler essere anticipatore del cambiamento, supportando la transizione digitale nell’istruzione e formazione europea, contribuendo a costruire lo Spazio europeo dell’istruzione, con un approccio ancora più inclusivo, accessibile e sostenibile”.

Infine occorre ricordare che dal 15 al 17 ottobre si terranno gli #ErasmusDays, pensati per fornire indicazioni utili sulle attività legate al programma e sulle modalità di partecipazione. Tra le diverse iniziative previste, un webinar sarà organizzato la mattina del 15 ottobre con la partecipazione degli esperti del settore insieme agli studenti dell’Istituto Nebbia di Loreto e il Consorzio Essenia, due realtà prese a modello per raccontare l’esperienza professionalizzante di mobilità europea Erasmus+.

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