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Energia: procedura Ue contro l’Italia

Procedura d’infrazione avviata dalla commissione europea nei confronti del nostro Paese per “non aver ancora comunicato di aver pienamente recepito nel proprio ordinamento nazionale” la direttiva sull’etichettatura energetica.

Energia: procedura Ue contro l’Italia

Bruxelles – La Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per “non aver ancora comunicato di aver pienamente recepito nel proprio ordinamento nazionale” la direttiva sull’etichettatura energetica. L’Esecutivo di Bruxelles dà quindi al nostro Paese due mesi di tempo per far pervenire tale comunicazione prima di prendere provvedimenti. Infatti, fa sapere la Commissioen Ue, se tra due mesi non sarà chiarita la posizione italiana, la stessa Commissione potrà adire alla Corte di giustizia.

L’Italia, ricordano da Bruxelles, era stata messa in mora a luglio, con lettera inviata per sollecitare la comunicazione mancante. Adesso arriva l’aut aut: o si adottano le misure a tutela del consumatore o scattano le sanzioni. L’etichettatura energetica “ha un ruolo importante”, ricorda la Commissione nella motivazione che spiega l’apertura della procedure d’infrazione. Fornendo ai consumatori informazioni di raffronto sul consumo energetico, l’etichetta aiuta ad orientare le scelte di mercato del cittadino e “incoraggia i produttori a sviluppare prodotti caratterizzati da un buon grado di efficienza energetica”. Ma l’etichetta energetica, conclude la Commissione Ue, “può rivelarsi utile anche per altri soggetti, quali le imprese private nella loro attività promozionale”.

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