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Enel, piano strategico 2023-2025: dismissioni record da 21 mld, Investimenti per 37 mld e nuova politica dividendi

Un piano che porterà il colosso energetico ad aumentare i profitti fino a 7,2 miliardi nel 2025 e il dividendo a 0,43 euro per azione. Focus sull’elettrificazione sostenibile. Ecco il Piano Strategico 2023-2025 di Enel

Enel, piano strategico 2023-2025: dismissioni record da 21 mld, Investimenti per 37 mld e nuova politica dividendi

Enel mette a terra un gigantesco piano di dismissioni che ridurranno il debito di ben 21 miliardi di euro. Il colosso energetico cederà i business “non core” e cercherà di uscire dai Paesi che non offrono opportunità di crescita per concentrarsi in quelle aree che “creano valore”. Ma i proventi saranno reinvestiti in asset strategici, come le rinnovabili e nell’espansione dei servizi destinati all’elettrificazione, alla mobilità elettrica e alla digitalizzazione dei clienti di rete. Business che si concentreranno principalmente in Europa e Italia. Sono i principali elementi del Piano strategico 2023-2025 presentato dall’Amministratore delegato e Direttore generale di Enel, Francesco Starace e dal Chief financial officer Alberto de Paoli. Questa volta l’aggiornamento del Piano si inquadra in una linea cauta e prudente “per continuare a crescere”. “Non possiamo ignorare le turbolenze a livello prezzi del gas e l’effetti a catena delle politiche energetiche europee e l’outlook sui tassi di interesse”, ha detto l’ad durante la presentazione.

“Nei prossimi tre anni ci concentreremo su modelli di business integrati, know-how digitale nonché́ business e aree geografiche che possano aggiungere valore nonostante le complessità̀ dell’attuale scenario, attraverso una struttura più̀ snella e indicatori finanziari più̀ solidi – ha proseguito Starace –. Ciò̀ aumenterà̀ la nostra resilienza di fronte a potenziali future persistenti turbolenze, oltre a posizionare la nostra creazione di valore in un percorso di ulteriore crescita, a vantaggio di tutti gli stakeholder e accelerando l’indipendenza energetica nei Paesi “core”. La sostenibilità̀, pienamente integrata nelle nostre decisioni, continua a collocarsi alla base della nostra strategia, facendo anche leva sull’accelerazione dell’elettrificazione in tutte le economie.”

Durante la presentazione è stato posto l’accento anche sulla decarbonizzazione e l’impegno del Gruppo verso il raggiungimento di zero emissioni al 2040, con obiettivi fissati per tutti gli Scope in linea con lo scenario di 1,5°C e in corso di validazione da parte della Science Based Targets initiative.

Il Piano è stato salutato positivamente dalla Borsa, che inizialmente ha fatto balzare il titolo oltre il 2%. Intorno alle 15:15 il titolo guadagna il +0,43% a fronte del +0,63% dell’indice generale FtseMib, in una giornata spinta in positivo a dispetto delle preoccupazioni relative al riemergere del Covid in Cina ed alle prossime mosse di Fed e Bce. Ecco il Piano Strategico 2023-2025 di Enel.

Enel Piano 2023-2025: Capital Markets Day e nuova strategia

Nel periodo di Piano 2023-2025, Enel prevede di: focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso un’elettrificazione sostenibile, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso con elettricità̀ carbon-free nel 2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale, nonché́ digitalizzando circa l’80% dei clienti di rete; conseguire un riposizionamento strategico dei business e delle aree geografiche; assicurare la crescita e la solidità̀ finanziaria.

Per farlo si focalizzerà su 4 azioni strategiche: bilanciamento della domanda dei clienti e dell’offerta per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento decarbonizzazione per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza rafforzamento, sviluppo e digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione, razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche.

Enel, nel Piano Strategico 2023-2025 investimenti per 37 miliardi

Tra il 2023 e il 2025 il Gruppo prevede di investire complessivamente circa 37 miliardi di euro, di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata del Gruppo (50% in generazione, 10% clienti e servizi energetici avanzati), e il 40% a favore delle reti, per sostenere il loro ruolo di abilitatori della transizione energetica.

Nel periodo, in numeri, il colosso energetico prevede di investire circa 22 miliardi nella strategia integrata del Gruppo. Un obiettivo che si concentrerà in 6 Paesi “core” (Italia, Spagna, Usa, Brasile, Cile e Colombia), dove il Gruppo può̀ trarre vantaggio dalle politiche di sostegno all’elettrificazione sostenibile, tenendo soprattutto conto del quadro regolatorio favorevole in questi Paesi. “Il piano non rallenta crescita rinnovabili, ma la concentra in Paesi core”, ha detto il top manager in conferenza stampa.

In particolare, il Gruppo prevede di accelerare lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, Spagna, Usa e America Latina. Nei primi due per consentire contratti a prezzo fisso di maggiore durata, sostituendo gli asset termoelettrici del Gruppo con tecnologie sostenibili non influenzate dalla volatilità̀ delle commodity. Oltreoceano invece per trarre beneficio dai Power Purchase Agreements (PPA) a lungo termine, che offrono elevata visibilità̀ sui rendimenti.

Entro il 2025, Enel prevede di aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata (di cui circa 19 GW nei Paesi “core”, in linea con l’accordo di Parigi. Enel installerà circa 4,2 GW di nuova capacità rinnovabile in Italia, circa il 22% del totale dei paesi core. “La nostra potenzialità è di 30 GW ma dobbiamo diminuire l’ingorgo normativo. Non abbiamo un limite all’appetito all’investimento in Italia”. ha aggiunto l’ad in conferenza stampa.

Per il capitolo reti, gli investimenti per cliente nel settore dovrebbero aumentare di circa il 30% in media nel periodo 2023-2025 rispetto alla stima per il periodo 2020-2022. Si parla di 15 miliardi di euro che saranno investiti soprattutto in Europa (oltre l’80% degli investimenti).

Dismissioni record: riposizionare business e geografie

Per un controvalore di 21 miliardi – che andrà tutto a ridurre il debito – il piano Starace è andato ben oltre le aspettative. Si prevede che la maggior parte del piano sia completata entro la fine del 2023, conseguendo una struttura societaria più agile. Per allora, la geografia di Enel sarà concentrata sui 6 Paesi “core”: Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia. Confermata l’uscita dal Perù e annunciata quella dall’Argentina. Confermata anche la cessione degli asset in Romania e in Cearà (Brasile), per focalizzarsi maggiormente sulle reti di distribuzione di Rio e San Paolo. Inoltre, si prevede che alcune aree geografiche, come Australia e Grecia, siano inserite nel perimetro del modello di Stewardship, con la creazione di joint venture, che consente di calamitare gli investimenti di soggetti terzi. Il piano include anche la cristallizzazione del valore del portafoglio gas in Spagna. Sarà inoltre cristallizzato il valore di altri asset minori nelle rinnovabili, dove non legati a consistenti basi clienti a valle.

Per quanto riguarda il 2022, le cessioni di Enel Russia e dell’impianto Ccgt di Fortaleza in Brasile sono state perfezionate e il Gruppo prevede anche di completare la vendita degli asset di trasmissione in Cile, delle reti di distribuzione di Goiás e l’operazione relativa a Gridspertise. Inoltre, sempre entro la fine dell’anno il Gruppo prevede di cristallizzare il valore del suo portafoglio gas in Cile.

Nel 2024, il Enel prevede di fare altrettanto per il valore dei suoi asset negli Stati Uniti e di Enel X Way, il ramo che si occupa delle mobilità elettrica annunciato un anno fa.

Piano Strategico 2023-2025 Enel: effetto sui conti e nuova politica dividendi

L’Ebitda della società è previsto in crescita composta annua (Cagr) del 4-6%% nel triennio.

Per il 2022, la stima è di 19-19,6 miliardi di Ebitda che diventeranno 22,2-22,8 miliardi nel 2025. L’utile netto ordinario stimato per quest’anno è di 7-7,2 miliardi a fronte dei 5-5,3 miliardi stimati nel 2022, con un Cagr del 10-13%. 

Anche sul dividendo Enel ha confermato una nuova politica semplice e prevedibile. Nel piano è infatti previsto un dividendo pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022. Il management ha poi specificato che il dividendo per azione nel 2024 e 2025 è da considerarsi il “minimo sostenibile”.

Infine, per l’indebitamento netto di Gruppo si stima una significativa riduzione in un range di 51-52 miliardi di euro entro la fine del 2023, da 58-62 miliardi di euro stimati nel 2022. Di conseguenza, si prevede che Il rapporto debito netto/Ebitda del Gruppo si riduca passando dal valore di 3-3,3 volte stimato nel 2022 a 2,4-2,5 volte nel 2023, per poi rimanere stabile nel restante periodo di Piano. Analogamente, si prevede che il costo del debito rimanga sostanzialmente stabile a circa 3,4-3,5%.

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