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Enel Foundation diventa hub globale per ricerca e formazione sull’energia: al via progetti internazionali con il Piano Mattei

Enel Foundation inaugura una nuova fase internazionale con progetti in Africa e Sud America, un comitato scientifico globale e attenzione a transizione e competenze

Enel Foundation diventa hub globale per ricerca e formazione sull’energia: al via progetti internazionali con il Piano Mattei

Enel Foundation rilancia la sua attività con una nuova missione a carattere internazionale. La Fondazione del Gruppo Enel apre una nuova fase del proprio percorso con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento globale nella ricerca e nella formazione sul fronte energetico. Al centro della strategia, una maggiore proiezione internazionale e un impegno concreto per accompagnare la transizione ecologica e rafforzare la cooperazione tra Nord e Sud del mondo.

Il nuovo corso è stato presentato a Roma nel corso di un evento pubblico che ha visto la partecipazione del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, dell’amministratore delegato di Enel e presidente della Fondazione Flavio Cattaneo, del direttore di Enel Grids and Innovation Gianni Armani, della presidente del comitato scientifico Laura Cozzi e di Lorenzo Ortona, in rappresentanza della Struttura di Missione per il Piano Mattei.

“La Fondazione promuove l’integrazione tra conoscenza scientifica e impresa, trasformando la ricerca in soluzioni sostenibili e scalabili”, ha dichiarato Cattaneo. “È così che si accelera la transizione energetica e si rafforza la competitività industriale“.

Un comitato scientifico di caratura internazionale

A sottolineare la nuova direzione della Fondazione è la composizione del comitato scientifico, che riunisce figure di primo piano del mondo accademico italiano e internazionale. Tra gli atenei rappresentati figurano la Bocconi, la Luiss, il Politecnico di Milano e quello di Torino, ma anche istituzioni accademiche statunitensi tra le più prestigiose, come il Massachusetts Institute of Technology (Mit) e Harvard University.

Una rete interdisciplinare pensata per affrontare le sfide della transizione energetica, della sicurezza delle reti e della sostenibilità.

Il Piano Mattei come leva internazionale

La nuova strategia prende forma soprattutto in Africa, nell’ambito del Piano Mattei, con progetti formativi e di supporto all’imprenditoria locale. In Marocco, grazie alla collaborazione con RES4Africa e l’Università Mohammed VI, sono stati avviati corsi manageriali su transizione energetica e fonti rinnovabili, che hanno già coinvolto oltre mille partecipanti. In Kenya e Sudafrica, invece, stanno sorgendo nuovi centri di formazione, con l’obiettivo di costruire una classe dirigente in grado di guidare la trasformazione del settore energetico nel continente.

Tra le iniziative più ambiziose, spicca il progetto wAtt-Boost, nato in sinergia con RES4Africa, Strathmore University e con il contributo dell’agenzia internazionale Irena. Il programma mira a sostenere la crescita di startup africane nel campo delle rinnovabili, promuovendo un ecosistema imprenditoriale innovativo e inclusivo.

Sud America, competenze e clima: le nuove frontiere

Lo sguardo della Fondazione si estende anche all’America Latina, dove l’attenzione è rivolta alla resilienza delle infrastrutture energetiche e all’adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare nelle aree più vulnerabili.

Parallelamente, la Fondazione si concentrerà sul tema delle competenze legate alla just transition, ovvero una transizione giusta che tenga conto delle trasformazioni del mercato del lavoro e del ruolo crescente dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è formare una nuova generazione di professionisti capaci di affrontare la decarbonizzazione e l’automazione con strumenti adeguati e visione strategica.

Enel Foundation rafforza così il proprio ruolo di punto d’incontro tra istituzioni, imprese e mondo accademico, contribuendo all’elaborazione di scelte strategiche nel settore energetico.

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