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Elon Musk nel mirino di Biden per revisione di sicurezza nazionale. In vista pesanti tagli del personale Twitter

Il presidente Usa teme per le minacce del Tycoon di interrompere i servizi satellitari Starlink in Ucraina e per certi suoi cinguettii filorussi. Il titolo Twitter nel pre-market Usa è in calo

Elon Musk nel mirino di Biden per revisione di sicurezza nazionale. In vista pesanti tagli del personale Twitter

L’amministrazione Biden sta valutando l’ipotesi di sottoporre alcune delle società di Elon Musk, inclusa l’acquisizione di Twitter e la rete di satelliti Starlink, a una revisione di sicurezza nazionale.
Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali l’amministrazione è preoccupata dalla recente minaccia del tycoon di sospendere il servizio Starlink che da febbraio ha garantito la connessione a Internet all’esercito ucraino. La ragione indicata da Musk sarebbero i costi a carico dell’azienda ritenuti esagerati (si parla di circa 20 milioni di dollari al mese per le attività dei satelliti). La minaccia in effetti sembrerebbe ritirata con un un cinguettio di Musk: “Al diavolo” ha scritto Musk su Twitter “anche se Starlink continua a perdere denaro e altre aziende stanno ottenendo miliardi di dollari dai contribuenti, continueremo a finanziare il governo Ucrainio gratis”. Ma più in generale l’amministrazione Biden non ha apprezzato anche alcuni tweet di Musk ritenuti favorevoli al presidente russo Putin e a soluzioni per la pace con diverse concessioni a Mosca.

l titolo Twitter cade nel pre-market di Wall Street fino al 16%. I futures sul Nasdaq sono in rosso per lo 0,9%, mentre quelli sull’S&P 500 per lo 0,6%.

Musk punta a tagliare posti di lavoro di Twitter del 75%

La notizia arriva dopo che il Washington Post ha rivelato ieri che la forza lavoro di Twitter sarà drasticamente ridotta nei prossimi mesi. Fonti citate dal quotidiano sostengono che Musk avrebbe detto ai papabili investitori che l’accordo per acquistare la società prevede il taglio del personale del 75% passando dagli attuali 7.500 posti di lavoro a circa 2.000. Riduzioni pesanti sono attese anche nel caso Musk non dovesse completare l’acquisizione: l’attuale manager di Twitter prevede infatti di ridurre le buste paga dell’azienda di circa 800 milioni di dollari, che equivale – riporta il Washington Post – a un terzo della forza lavoro.
Anche l’operazione con cui Musk sta cercando di acquisire Twitter sarebbe nel mirino delle autorità. In questo caso il problema sono i compagni di avventura di Musk, che per comprare il social network ha creato una cordata che include il principe saudita Alwaleed bin Talal, il fondo sovrano del Qatar e la società di criptovalute Binance (che ha sede tra Isole Cayman e Seychelles ma è fondata e guidata dal cinese Changpeng Zhao).

Occhi puntati sui conti di Tesla. L’azienda ha registrato un fatturato di 21,45 miliardi di dollari per il terzo trimestre, inferiore ai 21,96 miliardi di dollari attesi da Wall Street. L’utile trimestrale di quasi 3,3 miliardi di dollari ha però battuto le stime di 3,2 miliardi di dollari ed è stato di poco inferiore all’utile record di poco più di 3,3 miliardi di dollari registrato nel primo trimestre. La società ha registrato inoltre un utile di 1,05 dollari per azione, battendo le stime precedenti di 99 centesimi.

Si tratta ora di vedere se e quante azioni dovrà vendere Musk per finanziare l’acquisizione di Twitter: 44 miliardi che Musk si è impegnato, salvo nuovi colpi di scena, a saldare entro il 28 ottobre, pena il rischio di penali miliardarie imposte dal giudice deciso a far rispettare l’offerta, poi rinnegata, avanzata in primavera dal tycoon.

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