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Elezioni: si andrà a votare il 4 marzo. Gentiloni in carica

Mattarella potrebbe sciogliere le Camere a fine dicembre, con 3 mesi di anticipo, per preservare il governo Gentiloni che non si dimetterà: potrebbe essercene ancora bisogno anche dopo le elezioni

Elezioni: si andrà a votare il 4 marzo. Gentiloni in carica

Come data per le prossime elezioni politiche si punta al 4 marzo 2018. Questa l’ipotesi di cui parlano oggi diverse testate italiane. In questo scenario il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dovrebbe sciogliere le Camere il 27 dicembre.

La fine della legislatura anticipata di tre mesi rispetto alla scadenza naturale punta a salvaguardare il governo da qualsiasi intoppo parlamentare all’indomani dell’approvazione della legge di Bilancio.

L’Esecutivo, insomma, non deve arrivare azzoppato alle elezioni. Il motivo? Non è affatto detto che dalle urne emerga una maggioranza in grado di governare il Paese, perciò non è da escludere che la squadra di Gentiloni sia costretta a rimanere in sella più del previsto, perlomeno per gli affari correnti.

Perciò Gentiloni non salirà al Quirinale rassegnando il mandato, più semplicemente dichiarerà “esaurito” il suo compito. In questo modo sarà garantita la continuità dell’azione governativa qualora, dalle urne non dovesse uscire una maggioranza ben definita o i tempi per la formazione della maggioranza in parlamento si rivelassero più lunghi del previsto.

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