Condividi

Elezioni regionali, Molise caput mundi della politica italiana

I big dei principali partiti sono tutti accorsi in Molise dove domenica 25 e lunedì 26 si voterà per le regionali, trasformatesi in un banco di prova su scala nazionale

Elezioni regionali, Molise caput mundi della politica italiana

Ricordate la frase “Il Molise non esiste”? Dimenticatela. Anzi, trasformatela in “Molise caput mundi”. Perché per quarantotto ore, da domenica 25 a lunedì 26 giugno, il Molise sarà al centro dell’attenzione dell’intera politica italiana. Tutti, da destra a sinistra, attendono infatti di conoscere l’esito delle elezioni regionali molisane, diventate dopo le Comunali di qualche settimana fa l’ennesimo banco di prova per i partiti su scala nazionale. E non è un caso che i big delle principali forze politiche, da Matteo Salvini ad Antonio Tajani, da Elly Schlein a Giuseppe Conte, nelle ultime ore siano accorsi di persona in Molise per sostenere i loro candidati.  

Le elezioni regionali in Molise 

Domenica 25 e lunedì 26 giugno in Molise si eleggerà il nuovo presidente e il nuovo Consiglio Regionale. Come nelle altre occasioni si voterà dalle 7 alle 23 il primo giorno e dalle 7 alle 15 il secondo. Tre i candidati in sfida per la poltrona di presidente: per il centrodestra unito ci sarà l’ex sindaco di Termoli ed ex presidente della provincia Francesco Roberti. Per il centrosinistra, in coalizione con il Movimento 5 Stelle, il sindaco di Campobasso Roberto Gravina, l’outsider è Emilio Izzo per la lista civica “Io Non Voto I Soliti Noti”.

Per Forza Italia le prime elezioni del dopo Berlusconi

Per Forza Italia quelle molisane saranno le prime elezioni senza Berlusconi. Un test che aiuterà a comprendere la tenuta del partito e che segnerà ufficialmente l’inizio di una nuova fase. “Ho un sentore molto positivo”, ha detto Antonio Tajani, durante il suo tour elettorale in Molise. “Gli ultimi sondaggi a livello nazionale ci danno al 12%, siamo la seconda forza del centrodestra, quindi il messaggio che arriva è assolutamente positivo”, ha aggiunto, sottolineando l’impennata registrata dal partito dopo la scomparsa di Berlusconi e il sorpasso nei confronti della Lega che a sua volta proprio tra Campobasso e Isernia dovrà cercare di recuperare il terreno perso nei confronti dei rivali di coalizione, pena l’indebolimento anche su scala nazionale. 

Pd: banco di prova per Schlein

Ma le elezioni molisane saranno “delicate” soprattutto per il Partito Democratico e per la sua segretaria Elly Schlein. Dopo la debacle delle Amministrative e la resa dei conti di pochi giorni fa durante la direzione del partito, l’ennesima sconfitta elettorale potrebbe danneggiare la popolarità di Schlein, già finita più volte sul banco degli imputati del Pd. 

La segretaria, da parte sua, spera su un possibile successo in Molise per rinvigorire la fiamma dell’alleanza e ribadire un concetto più volte espresso nelle ultime settimane “Serve un terreno comune delle opposizioni”. In questo caso però la parola è al singolare, dato che in questa tornata elettorale il Pd correrà al fianco del Movimento 5 Stelle, ma senza Azione e Italia Viva (quest’ultima al contrario si è schierata con Roberti).

Commenta