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ELEZIONI REGIONALI – Emilia e Calabria sono il midterm di Renzi, ma il nemico è l’astensionismo

Il voto alle elezioni regionali di domenica in Emilia e Calabria sono un test da non sottovalutare per Matteo Renzi: le previsioni concordano nell’assegnare la vittoria al Pd ma il vero nemico del premier è l’astensionismo – Un successo con pochi voti offuscherebbe il rally renziano, messo alla prova dopo il calo dei consensi rivelato dagli ultimi sondaggi.

ELEZIONI REGIONALI – Emilia e Calabria sono il midterm di Renzi, ma il nemico è l’astensionismo

Tutti i pronostici concordano nell’indicare il Pd di Matteo Renzi come il prossimo vincitore nelle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna e della Calabria di domenica prossima. Un test numericamente limitato ma che, per il particolare momento in cui si colloca, è tutt’altro che da sottovalutare e assume il valore delle elezioni di midterm per il Governo e per il Presidente del Consiglio in prima persona. Il perché è presto detto.

Il peggioramento della situazione economica del Paese, da mesi inchiodata sulla recessione, sta frenando le ambizioni del premier, il cui consenso appare per la prima volta in calo negli ultimi sondaggi elettorali. Del resto, le mille battaglie aperte nel cantiere delle riforme non possono che provocare una reazione degli interessi colpiti che solo se e quando i cambiamenti promessi diventeranno reali potranno essere controbilanciati da nuovi consensi. Ma ci vuole tempo.

D’altra parte sia la Calabria, stretta tra miseria sociale e indomabile criminalità, che l’Emilia, una volta indiscusso feudo rosso ma ora scossa dagli scandali che hanno investito in pieno il Pd,  non saranno test facili. Non perché ci sia realmente un’alternativa politica locale al probabile successo del Pd ma per le dimensioni che assumerà l’astensionismo.

La prima battaglia che il Pd di Renzi sta facendo in Emilia come in Calabria è esattamente quella sulla partecipazione al voto. Una vittoria con pochi voti sarebbe una vittoria mutilata ed è proprio questo che Renzi spera di esorcizzare andando a chiudere in prima persona i comizi elettorali sia in Calabria che in Emilia.

Da lunedì il doppio voto regionale renderà più forte o più debole anche il Governo nazionale.

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