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Elezioni – Meloni trionfa (26,4%) e porta il centrodestra al Governo. Male Lega e Pd, M5S al 15%, Fi all’8,2, Azione al 7,7%

Il centrodestra vince le elezioni per 43% a 27%: a trascinarlo verso Palazzi Chigi il successo di Fratelli d’Italia che diventa il primo partito – Pd sotto il 20% e Lega sotto il 10%

Elezioni – Meloni trionfa (26,4%) e porta il centrodestra al Governo. Male Lega e Pd, M5S al 15%, Fi all’8,2, Azione al 7,7%

L’Italia ha scelto la Meloni che raccoglie il 26,4% e diventa il primo partito d’Italia aprendo le porte del Governo al centrodestra che raggiunge il 43% contro il 27% del centrosinistra. “Sarà un Governo a guida Fratelli d’Italia” ha subito commentato la Meloni. Nelle prossime ore si vedrà quale sia l’esatta distribuzione dei seggi alla Camera e al Senato ma la maggioranza del centrodestra è fuori discussione.

ELEZIONI: ECCO I NUMERI DELLE DIVERSE FORZE POLITICHE

I grandi sconfitti sono il Pd di Letta, che non arriva al 20% e si ferma al 19,4% e la Lega di Salvini che dai fasti di due anni fa scende al 9%. In rimonta invece il Movimento 5 Stelle che guadagna il 15% pur essendo lontanissimo dal 33% dell’inizio della scorsa legislatura. Discreta la prima volta di Azione di Calenda e Renzi che porta a casa il 7,7% anche se non riesce a superare Forza Italia di Berlusconi che raccoglie l’8,2%. Clamorosa la sconfitta di Luigi Di Maio, che non entrerà in Parlamento.

ELEZIONI: MELONI VERSO PALAZZO CHIGI MA MATTARELLA SU ALLEANZE E MINISTRI

Se questi sono i numeri, Giorgia Meloni ha tutte le carte per arrivare a Palazzo Chigi anche se il Presidente Sergio Mattarella le ricorderà che le alleanze internazionali (Ue e Nato) sono fuori discussione ed eserciterà, come sempre, un severo scrutinio sui candidati ministri. Un occhio particolare sarà riservato alle quattro poltrone ministeriali più importanti: quella dell’Economia, quella dell’Interno, quella degli Esteri e quella della Giustizia. Ma prima di formare il Governo ci sarà l’insediamento dei 200 senatori e dei 400 deputati e l’elezione dei nuovi presidenti di Montecitorio e di Palazzo Madama.

Tra i partiti si aprirà invece molto probabilmente la resa dei conti in casa Pd e nella Lega, dove le poltrone di Enrico Letta e di Matteo Salvini traballano e non poco.

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