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Elezioni 2018, Marco Panara (Insieme): la prima legge che proporrò sarà sui Neet

“Il primo disegno di legge che presenterò, se sarò eletto, riguarda il milione e 200 mila ragazzi e ragazze tra 18 e 24 anni che non studiano e non lavorano – i Neet – con l’obiettivo di recuperare questa generazione e avviarla verso la cittadinanza attiva attraverso l’istituzione di un servizio civile obbligatorio e remunerato”

Elezioni 2018, Marco Panara (Insieme): la prima legge che proporrò sarà sui Neet

Marco Panara Candidato alla Camera dei Deputati per la lista INSIEME nelle circoscrizioni plurinominali di Roma 02 e Abruzzo 01

In Italia ci sono circa un milione e centomila ragazzi e ragazze tra 18 e 24 anni che non sono a scuola o all’università, in percorsi di formazione o al lavoro.

Sono i Neet (Not in education, employment or training). E’ una delle percentuali più alte in Europa rispetto alla popolazione di quella generazione ed è un problema sociale gigantesco.

Secondo la European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions la popolazione Neet genera nel nostro paese costi sociali tra il 2 e il 2,5 per cento del Pil.

Il primo disegno di legge che presenterei se fossi eletto alla Camera dei Deputati riguarda loro, con l’obiettivo del recupero di questa generazione e il suo avvio verso la cittadinanza attiva.

Lo strumento è l’istituzione del servizio civile obbligatorio e remunerato per i ragazzi e le ragazze tra 18 e 24 anni che non studiano, non lavorano e non sono attivi nella ricerca di lavoro, la cui gestione sarebbe affidata (come avviene oggi per il sevizio civile volontario) alle strutture pubbliche e al Terzo Settore, ai quali spetterebbe il compito di organizzare inserimenti formativi e lavorativi con meccanismi controllabili e misurabili.

L’impegno per le finanze pubbliche, calcolato sulla base dei costi sostenuti dallo stato per il servizio civile volontario, sarebbe nell’ordine di 2 miliardi di euro l’anno, una cifra rilevante ma pari alla metà del costo sociale determinato dai Neet e compensata dai servizi prodotti e soprattutto dal recupero di un milione di giovani alla cittadinanza attiva.

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