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Elettrodomestici: Whirlpool in forte recupero sul mercato Emea, ripartono gli stabilimenti in Italia

Nonostante siano in picchiata le vendite di elettrodomestici, il comparto built-in riserva soprese. Whirlpool in forte recupero anche per il sorprendente reshoring dalla Cina all’Italia

Elettrodomestici: Whirlpool in forte recupero sul mercato Emea, ripartono gli stabilimenti in Italia

Vendite di elettrodomestici a picco: -20 per cento. È questa l’ultima disastrosa stima delle vendite europee di elettrodomestici e elettronica di consumo, un crollo già anticipato da FIRSTonline, con due trend distinti: il pesante calo del free standing (libera installazione) e la tenuta degli apparecchi di fascia alta e, per gli elettrodomestici, del built in (da incasso), ad alto valore aggiunto.

Proprio al built in la Whirlpool deve il forte recupero delle sue quote sul mercato Emea, recupero che è stato sostenuto dagli investimenti annunciati e effettuati all’inizio del 2022 (85 milioni di euro), che proseguiranno nel 2023 e anche nel 2024, con nuovi investimenti (pare 30 milioni) per  innovative piattaforme nello stabilimento di Cassinetta (VA), come si apprende da fonti interne. Un recupero alimentato dal sorprendente reshoring che sta spostando il rifornimento del mercato americano a marchio Whirlpool dalla Cina all’Italia.

Elettrodomestici: Whirlpool in controtendenza grazie al comparto biult-in

Sorprendente questo rientro (frigoriferi, congelatori, cottura) ma inevitabile, quale conseguenza delle perduranti difficoltà della logistica di approvvigionamento verso gli Stati Uniti e dello stimolo dei 400 miliardi di dollari, che dal primo gennaio 2023 saranno stanziati soprattutto per convincere le imprese a tornare a investire negli Stati Uniti lasciando la Cina. Al momento si sta verificando uno spostamento progressivo degli acquisti quanto poi a ricreare poli produttivi negli States richiederà parecchio tempo. Va sottolineato inoltre che sono i consumatori americani a richiedere sempre di più i prodotti efficienti, con l’etichetta energetica europea. Più efficienti, di design più raffinato  di prestazioni migliori. E si fa strada anche nella sede di Benton Harbor la massima: “Vogliamo essere vicini al mercato”.

Elettrodomestici: il reshoring dalla Cina, i numeri della nuova tendenza

Nello stabilimento di Cassinetta, nel quale sono stati assunti in forma stabile 180 addetti, si producono 740mila frigoriferi e con i microonde e gli apparecchi per la cottura nel 2023 si arriverà in totale a circa 1,5 milioni di elettrodomestici built in di fascia alta in buona parte diretti verso gli Usa gran parte in sostituzione di merce di solito proveniente da terzisti cinesi. E anche per i microonde dalla Cina ormai arrivano in Usa prevalentemente quelli di basso prezzo, mentre da Cassinetta arrivano quelli con innovazioni e prestazioni di elevata qualità che sino al 2014 fa venivano fabbricati nello stabilimento svedese di Norrköping. Ancor più consistente il trend dello stabilimento di congelatori di Siena (in predicato per una chiusura!) che ha incrementato la produzione e l’export verso il mercato Usa con il progressivo disimpegno da parte della Whirlpool dagli acquisti in Cina. Tutto positivo? Con alcune annotazioni.

Elettrodomestici: non si trova manodopera, costi energia alle stelle

Un problema divenuto ormai una costante della manifattura italiana, è la carenza di manodopotera idonea; la ricerca di personale in grado sopperire agli aumenti della produzione rimane inevasa perché  -e lo confessano preoccupati reclutatori, sindacalisti, manager – chi si presenta rivela carenze estremamente gravi, inadeguate attitudini anche psicologiche, oltre a una scarsissima propensione a impegnarsi in normali ritmi di lavoro. Inoltre costi energetici degli stabilimenti italiani sono diventati stratosferici, a Cassinetta la bolletta è passata da 6 a 30 milioni di euro. Nonostante il calo generalizzato della domanda, i mercati richiederanno sempre più prodotti performanti; va ricordato che il polo produttivo del lavaggio di  Whirlpool a Napoli avrebbe potuto avere un altro destino. A distanza di qualche anno  si fa ancora più severo il giudizio sul comportamento delle frange di violenti (politici, dipendenti, estranei e malavitosi) che hanno reso impossibile una gestione positiva della vertenza dello stabilimento di Napoli, peraltro da tempo compromessa da un assenteismo a due cifre, caratteristica anche dei siti di Carinaro e Comunanza.

Whirlpool: il Ceo Marc Bitzer in Italia, cosa accadrà a gennaio?

Cosa accadrà a gennaio? La Whirlpool ha convocato le rappresentanze sindacali degli stabilimenti italiani per l’11 gennaio, mentre la Corporation ha comunicato che la conferenza stampa internazionale sugli utili del primo quarter del 2023 si svolgerà il 26 gennaio. Il Ceo della Corporation Marc Bitzer, che si trova proprio in questi giorni in Italia e quindi in Germania, a Monaco dove presenzierà alla riunione del consiglio di controllo della BMW di cui fa parte, comunicherà un  aggiornamento sull’esito del mandato di esplorazione assegnato al presidente di Whirlpool EMEA Gilles Morel per trovare una soluzione alla sorte della filiale EMEA, se vendita o mantenimento dell’attuale assetto.

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Whirlpool: quali brand in vendita?

E proprio su questo scottante argomento che vede due “pretendenti” in finale dei dieci che avevano presentato offerte, la turca Arçelic e la cinese Midea, sarà interessante chiedere a Bitzer cosa comprenderebbe la vendita: oltre a stabilimenti, agenzie, filiali, sedi, anche di tutti i brand con l’esclusione – come è ovvio – del brand Whirlpool, che peraltro è stato dato in licenza per qualche anno alla turca Arçelik in occasione della recente vendita del polo produttivo russo?

 Per esempio il brand Whirlpool detiene il 30 per cento del mercato francese: sarebbe forse inevitabile la concessione della licenza del brand Whirpool per qualche anno? Se fosse l’azienda turca a esser scelta come pare più probabile, potrebbe diventare centrale il sito di Melano, nelle Marche, oggi tecnologicamente all’avanguardia come pochissimi altri siti in Europa, e già fornitore del mercato russo e dell’Est Europa di apparecchi per la cottura. Visto che da mesi la società turca sta investendo proprio nelle Marche in un area sempre più ampia per l’assistenza e la logistica.

Sono domande, queste e altre, che verranno rivolte il 26 gennaio al vertice di Whirlpool Corporation, anche perché avvicinandosi l’epilogo della vicenda, gli esperti hanno la netta sensazione che la delicatezza delle trattative richiede grande trasparenza da una parte e molta prudenza da un’altra. Per evitare disastrosi esiti dal momento che ormai è chiaro che i siti produttivi fuori dalla Cina e vicino ai mercati di vendita, sono oggi non un peso di cui alleggerirsi, ma una risorsa.

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