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Effetto Napolitano su Borsa e spread

Piazza Affari grande protagonista della giornata: i mercati recepiscono positivamente la rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica – Lo spread 10 Btp-Bund scende di ben 13 punti base a quota 287, minimo dal 20 febbraio, mentre il rendimento è al minimo da oltre due anni: 4,09% – Galoppano banche ed assicurazioni.

Effetto Napolitano su Borsa e spread

BORSA AL TOP, I TASSI DEI BTP 2 AI MINIMI STORICI. OVAZIONE DI PIAZZA AFFARI PER IL NAPOLITANO BIS

Italia grande protagonista nella giornata. Sia sul fronte dei mercato del debito che delle Borse. La Borsa di Milano è stata fin dalla mattina in forte rialzo: indice FtseMib, +1,66% chiude a quota 16021, cui va aggiunto l’effetto dello stacco cedole di alcuni titoli (pari allo 0,26% del Ftse/Mib). Nel finale di seduta, il guadagno, già superiore ai due punti percentuali  è stato frenato dai dai macro in arrivo dagli Usa.

Anche così, Milano resta la star fra le Borse europee, visto che Parigi arretra dello 0,04%. Londra -0,14%, mentre Francoforte, dopo cinuqe sedute al ribasso, sale  dello 0,21%. A Wall Street l’indice Dow Jones arretra dello 0,43%, S&P 500 -0,17%, Nasdaq +0,09%. Pesano gli ultimi dati sul mercato immobiliare Usa: a marzo le vendite di case esistenti sono scese dello 0,6% sul mese precedente, contro attese di +0,4%.   

Ma è stato soprattutto il mercato dei bond  a festeggiare la riconferma di Giorgio Napolitano e l’ipotesi, assai gradita, di un “governo del presidente”, scenario molo gradito agli investitori. A quelli stranieri in particolare. Lo Spread 2 anni Btp/Bund scende di 8 pb a quota 121, per un rendimento del Btp 2 anni all’1,23: è il nuovo minimo storico.

Lo Spread 10 anni Btp/Bund scende di ben 13 punti base a quota 287, minimo dal 20 febbraio, ma per effetto della contemporanea forza del bund tedesco, il rendimento del Btp 10 anni cade al 4,09%, minimo dal novembre 2010. Punto di riferimento importante è lo spread a 350 punti base di fine marzo. Il Bot 12 mesi rende lo 0,828%, ad un passo dal  minimo assoluto.

Galoppano banche ed assicurazioni. Unicredit +4,2%,Intesa +1.78%, Mediobanca +1,96%. Ubi Banca  segna un rialzo del 4,41% all’indomani dell’assemblea che ha eletto il nuovo presidente del Consiglio di Sorveglianza. Salgono anche le altre Popolari:  Banco Popolare +4,46%, Banca Popolare di Milano +3,25 % e Banca Popolare dell’Emilia Romagna +2.06%. Fa eccezione Monte Paschi -0,2%.

In buon rialzo Generali +5,15% dopo la promozione a “overweight” da “equal weight” di Barclays. Fondiaria guadagna l’1,11%. Unipol +3%. Forte rialzo anche per Mediolanum +4,04%. In rialzo tutti i titoli industriali. Fiat +1,72%, Finmeccanica +1,47%, StM+1,17%.

Eni sale dello 0,46% mentre Enel guadagna il 2,7%. Corre A2A +4,87%. Snam +1,06% è ai massimi degli ultimi 12 mesi. Atlantia +2,28%. Telecom Italia, già rettificata per lo stacco del dividendo, sale dell’1,67%. La stampa riporta le prime indicazioni del consensus degli analisti sui risultati del primo trimestre che saranno approvati il prossimo 8 maggio. Mediaset sale del 5.07%.

Safilo perde lo 0,5% dopo che Mediobanca ha deciso di tagliare il giudizio a “neutral” da “outperform”. Il target price è fissato a 10,9 euro. Luxottica  guadagna lo 0,63%. Nel segmento del lusso Cucinelli sale del 2%, Tod’s dello 0,57% e Ferragamo dello 0,23%.

Rcs Media Group perde il 3%, secondo indiscrezioni le nuove azioni dell’aumento di capitale dovrebbe essere emesse con uno sconto fortissimo rispetto ai prezzi attuali.  Il consigliere Andrea C. Bonomi ha presentato le sue dimissioni dal consiglio di amministrazione di Rcs Mediagroup. La ragione è di  evitare una posizione di conflitto d’interesse rispetto alle posizioni della banca nei confronti del gruppo editoriale.

Il cda di Parmalat ha deliberato di ritirare il progettp di bilancio al 31 diembre 2012 dopo la sentenza del Tribunale di Roma che ha dichiarato che ‘Roma Capitale (gia’ Comune di Roma) e’ l’attuale ed unica proprietaria del 75% del capitale sociale di Centrale del Latte di Roma’ e ha condannato Parmalat ‘all’immediata restituzione delle azioni in questione’. Il valore di carico della partecipazione ai fini del bilancio civilistico al 31 dicembre 2012 e’ di 95,1 milioni di euro.

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