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Effetto deficit: spread in calo e Borsa sopra i 19mila punti

Il passo indietro del Governo sul deficit fa calare lo spread ai minimi da settembre e porta Piazza Affari ancora una volta in positivo – Deboli gli altri listini dopo Draghi, incerta Wall Street- A Milano bene banche e utility, giù Saipem e Ferragamo – Tassi su btp 2 anni in picchiata

Effetto deficit: spread in calo e Borsa sopra i 19mila punti

Borse incerte nel giorno della Bce, che conferma la fine del quantitative easing a partire dal primo gennaio, ma che riacquisterà i titoli in scadenza ancora per un lungo periodo, mantenendo i tassi fermi almeno fino all’estate 2019. 

Piazza Affari chiude positiva, +0,54%, e ritrova quota 19.048 punti. Il listino milanese fa un po’ razza per conto suo, attento soprattutto alla trattativa con Bruxelles sulla manovra di bilancio avviata sul binario giusto, col deficit ridimensionato al 2,04 (dal 2,4%) anche se non si è arrivati a destinazione. “Ancora non ci siamo – dice il commissario Pierre Moscovici – ci sono ancora passi da fare da entrambe le parti”.

Le banche prima festeggiano, poi vanno ognuna per conto suo. Anche l’obbligazionario migliora, ma ridimensiona i guadagni dopo Draghi. Pesa, secondo Reuters, la delusione per il fatto che la Bce ha discusso di Ltro (piano di rifinanziamento a lungo termine) ma senza entrare in dettagli. In ogni caso il rendimento del Btp 10 anni scende sotto la soglia del 3%, al 2,97% e lo spread con il Bund si abbassa arretra a 267.90 punti (-2,4%).

Si fermano leggermente sotto la parità Francoforte -0,04%, Parigi -0,26% e Londra -0,04%. Madrid svetta invece con un rialzo dello 0,82%. Si muove in ordine sparso anche Wall Street, il Nasdaq è in rosso dopo una partenza ben intonata. La volatilità resta alta, in questa fase di tregua fra Usa e Cina sui dazi, nell’attesa di sviluppi dopo i buoni segnali degli ultimi giorni. Viaggia per un po’ in altalena il petrolio, che alla fine è in frazionale rialzo: Brent +0,4%, 60,39 dollari al barile. In regresso l’oro, a 1243,13 dollari l’oncia.

L’attenzione degli investitori oggi era tutta per Mario Draghi, che ha mantenuto toni accomodanti assicurando che i reinvestimenti avverranno “a lungo anche dopo l’aumento dei tassi e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario”. La Bce ha rivisto però al ribasso le stime di crescita per l’Eurozona: 1,9% dal 2% nel 2018; 1,7% da 1,8% per il 2019; ferma a +1,7% per il 2020 e +1,5% nel 2021. Attenzione quindi ai diversi fattori di rischio, in particolare protezionismo, scenari geopolitici, paesi emergenti e vulnerabilità dei mercati finanziari. Occhio anche ai margini di bilancio, soprattutto nei paesi ad alto debito “dove la piena aderenza alle regole Ue è cruciale per garantire la sostenibilità”. Un monito sempre perfetto per l’Italia, soprattutto in questa fase.

In corrispondenza con le previsioni di Draghi l’euro ha toccato il minimo sul dollaro, per poi risalire, ma sotto la soglia di ieri: al momento per un euro ci vogliono 1,135 dollari.

In Piazza Affari continuano a macinare guadagni le utility. Fra i 5 maggiori rialzi del giorno del Ftse Mib ci sono infatti Italgas, +1,93%; Enel, +1,8%; A2a +1,52%. Bene i finanziari con Banca Mediolanum +1,85% e Unicredit +1,24%. Giù Banco Bpm -1,94%

In rialzo Campari +1,65%.

Tornano le vendite su Saipem -4,59%. Ferragamo scivola ancora dell‘1,97% dopo il tonfo di ieri. Male Buzzi -2,3% e Moncler -1,12%.

Fuori dal listino principale s’inabissano Ovs -31,73% (a seguito della trimestrale) e Salini Impregilo -20,74% (condannata insieme a Sacyr , -25,03% a Madrid, a restituire 848 milioni di dollari all’Autorità del Canale di Panama per i costi del raddoppio).

Giù anche Stefanel, -6,67%, che ha chiuso i conti dei primi nove mesi, con una perdita di 20,9 milioni di euro,  superiore al patrimonio netto che ammonta a 7,5 milioni. Dopo aver convocato l’assemblea per il 16 gennaio, l’azienda di moda ha approvato le nuove linee guida del progetto di riorganizzazione del gruppo e ha annunciato che entro domani presenterà la domanda di ammissione al concordato cosiddetto in bianco o con riserva.

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