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Economia e sostenibilità, per Jeffrey Sachs laurea honoris causa a Brescia

Con i suoi studi Sachs ha correlato lo sviluppo dell’economia sostenibile con la dottrina sociale della Chiesa.

Economia e sostenibilità, per Jeffrey Sachs laurea honoris causa a Brescia

Jeffrey Sachs riconosciuto esperto mondiale di sviluppo sostenibile, docente alla Columbia University e senior advisor dell’Onu, lunedi 12 febbraio riceverà a Brescia la laurea Magistrale Honoris Causa in Management – Green Economy and Sustainability. Il riconoscimento arriva dall’Università bresciana e si annuncia come appuntamento di assoluto rilievo per la comunità scientifica italiana, il mondo dell’energia e dell’economia verde. Con i suoi studi Sachs ha correlato lo sviluppo dell’economia sostenibile con la dottrina sociale della Chiesa. Ha criticato le forme autolesioniste del capitalismo moderno guadagnandosi per due volte l’inserimento tra i 100 leader più influenti del mondo, della rivista Time. C’è chi lo ha definito il più grande ingegnere economico dopo Keynes e chi il più importante economista del mondo.

Di fatto, come ha sostenuto in un incontro all’Accademia Pontificia – la dottrina sociale della chiesa offre una via cruciale verso un’etica globale dello sviluppo sostenibile. Una visione assai suggestiva, ma che va posta in relazione ai comportamenti virtuosi di migliaia di aziende che fanno i conti con i cambiamenti climatici e la tutela del pianeta. L’Ateneo di Brescia da tempo è impegnato sui temi dell’Agenda Onu 2030 con seminari e conferenze. Sachs lunedì arriva a testimoniare anche questo percorso di studi.

La cerimonia si aprirà con i saluti del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli e del Rettore Maurizio Tira. Il prof. Raffaele Miniaci pronuncerà la laudatio che per il corpo accademico è uno dei momenti più alti della partecipazione della Università lombarda al network internazionale sulla sostenibilità. Nella motivazione della laurea si legge che Sachs “autore di numerose pubblicazioni scientifiche su temi di sviluppo economico sostenibile di rilevanza internazionale, vincitore nel 2015 del “Blue Planet Prize”, premio per la leadership nelle questioni ambientali, è riconosciuto come uno dei maggiori esperti mondiali sulle tematiche dello sviluppo economico, della lotta contro la povertà, la fame e le malattie».

Interpretando il pensiero di Papa Francesco – tra i suoi principali estimatori – e nella ricerca di una via d’uscita tra neoliberismo e neostatalismo, il prof. americano riconosce il diritto alla proprietà privata, ma in un contesto etico fatto di valori universali e accettabili. Nei suoi libri conviene sulle opportunità create dal progresso scientifico e tecnologico, sull’economia di mercato, sugli scambi planetari. Senza questi fattori, il mondo non progredisce. I successi in ogni campo, però, non devono creare altri squilibri.

Si fanno danni irreparabili, all’origine di guerre, ribellioni e nuove povertà planetarie. In uno dei suoi libri più venduti – L’era dello sviluppo sostenibile – il tema della crescita globale si salda con la paura. L’idea di uno sviluppo sostenibile trova radici in un modo completamente nuovo di interpretare i cambiamenti climatici, le relazioni tra popoli, tra ricchi e poveri, tra chi producer chi consuma, tra chi vorrebbe e non può. Qualcosa di più di seducenti programmi di sviluppo pensati da chi vive il business e l’economia come “economia dell’abuso solo per ottenere ricchezza e mettere al primo posto l’avidità illimitata”. Per citare una frase che Sachs ha pronunciato davanti a Papa Francesco.

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