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Draghi, sostegno anche da Confindustria e sindacati

“Convintamente con il premier incaricato”, ha detto il leader di Confindustria Carlo Bonomi dopo le consultazioni. Positivo anche il riscontro con i sindacati, che però hanno chiesto di confermare il blocco dei licenziamenti in scadenza a fine marzo.

Draghi, sostegno anche da Confindustria e sindacati

Mario Draghi convince anche il mondo dell’impresa e del lavoro. La cosa non stupisce se si pensa alla provenienza dell’economista e al suo programma politico (che prevede tra l’altro una riforma del fisco ma nessuna flat tax), ma oggi l’ex presidente della Bce ha incassato anche, dopo quello di praticamente tutti partiti dell’arco parlamentare (eccezion fatta per Fratelli d’Italia e col dubbio su una parte del Movimento 5 Stelle), il sostegno delle parti sociali, Confindustria e i principali sindacati. Il premier incaricato infatti, dopo il doppio giro di consultazioni parlamentari, ha incontrato i vertici delle rappresentanze degli imprenditori e dei lavoratori.

“Abbiamo espresso il nostro più convinto sostegno all’azione di Draghi e la viva speranza che il consenso sia ampio e solido. C’è davvero molto da fare e bisogna farlo presto e bene”, ha detto il presidente degli industriali Carlo Bonomi, non sbilanciandosi però troppo sui contenuti dell’incontro. “Confindustria non intende alimentare in alcun modo indiscrezioni su che cosa il presidente Draghi intenda fare, non solo per l’assoluto rispetto che portiamo al presidente incaricato ma perchè siamo convinti che il programma del presidente Draghi dovrà essere reso pubblico solo quando sarà lui a illustrarlo al Parlamento”.

Bonomi ha invece esposto a Draghi l’agenda delle priorità dal punto di vista di Confindustria: “Dal piano nazionale di ripresa e resilienza al piano vaccinale, dalla riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro alla riforma della pubblica amministrazione e delle sue procedure, dalla necessità di una grande alleanza pubblico-privato per moltiplicare gli investimenti e concentrarli laddove più servono alla ripresa del Paese, tenendo in considerazione il peso del debito emergenziale che le imprese hanno contratto, alla riforma del fisco, alla sostenibilità generale della finanza pubblica visto l’andamento del debito”.

Buono anche il riscontro dell’incontro con i sindacati, con i quali si è inevitabilmente discusso anche della proroga del blocco dei licenziamenti e dei temi caldi sul lavoro: “Abbiamo chiesto di confermare il blocco dei licenziamenti, la cassa Covid e i sostegni alle imprese – ha spiegato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan – al termine delle consultazioni con Mario Draghi. Il blocco dei licenziamenti non deve essere sine die ma ci vogliono i tempi giusti per riformare gli ammortizzatori sociali e far decollare finalmente le politiche attive del lavoro”.

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