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Draghi: “La Bce non obbedisce ai politici”

Il Presidente della Bce replica con fermezza alle polemiche sui tassi del ministro Shaeuble e di buona parte dell’opinione pubblica tedesca: “Rimarranno bassi ancora molto a lungo” – Quanto al fondo Atlante, “è un piccolo passo nella giusta direzione” per le banche italiane.

Draghi: “La Bce non obbedisce ai politici”

La Banca centrale europea “obbedisce alla legge, non ai politici, perché è indipendente e il suo mandato copre l’intera Eurozona, non solo la Germania”. Mario Draghi replica senza mezzi termini alle polemiche innescate da Wolfgang Schaeuble: “Continuiamo ad aspettarci che i tassi rimarranno ai livelli attuali o anche inferiori per un periodo prolungato di tempo – ha detto il presidente della Bce al termine del Consiglio direttivo che giovedì ha confermato i tassi sull’euro al minimo storico –, quindi ben oltre l’orizzonte dei nostri acquisti di asset”, attualmente previsto per settembre 2017. La politica monetaria ultra-espansiva è stata fortemente criticata nei giorni scorsi in Germania dal ministro delle Finanze tedesco e da buona parte della classe politica e dell’opinione pubblica.

A chi gli chiedeva di commentare le affermazioni di Schaeuble secondo cui i tassi bassi della Bce siano responsabile dell’ascesa dei partiti populisti in Europa, Draghi ha detto che il ministro tedesco “è poi tornato sui suoi passi: ha detto che non intendeva quello che è emerso dalle sue parole. Non c’è alcun legame fra la politica monetaria e l’ascesa dei partiti populisti”.

Peraltro, “le nostre politiche sono le stesse che vengono attuate da moltissimi Paesi nel mondo – ha proseguito Draghi –, gli Stati Uniti hanno mantenuto i tassi bassi più a lungo di noi. Un presidente non italiano avrebbe attuato una politica diversa? Il mio predecessore, il francese Trichet, ha detto in una recente intervista che avrebbe preso le stesse decisioni”.

Una breve dichiarazione è stata riservata da Draghi anche al fondo Atlante, creato dalle banche italiane per aiutare le ricapitalizzazioni e la riduzione dei crediti deteriorati: il fondo “è un piccolo passo nella giusta direzione”, ha commentato il presidente della Bce.

Tornando alla politica monetaria, dopo i tagli del mese scorso, il board della Bce ha lasciato il tasso di rifinanziamento principale a zero, i tassi sui depositi overnight a -0,40% e il tasso di rifinanziamento marginale allo 0,25%. Draghi ha poi confermato che questo mese è iniziata “l’espansione” del programma di acquisti mensili di titoli da 60 a 80 miliardi di euro e comprenderà anche i titoli assicurativi.

Il numero uno dell’Eurotower ha precisato che queste decisioni s’inseriscono nel quadro di una ripresa che, pur continuando, è frenata da incertezze globali “persistenti”, mentre l’inflazione “potrebbe tornare negativa nei prossimi mesi”, prima di ricominciare a crescere verso fine anno.

Draghi ha smentito che la Banca abbia mai discusso dell’ipotesi di “helicopter money”, cioè di finanziamenti diretti alle famiglie, perché sarebbe piena di “difficoltà” anche di ordine legale.

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