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Draghi e Ifo danno ossigeno alle Borse

Giornata positiva per i listini europei, sospinti dalle parole di Draghi sull’eventuale interventismo della Bce e dall’Ifo tedesco, superiore alle attese – Milano guadagna oltre l’1%, ma bene anche Madrid, Londra, Francoforte e soprattutto Parigi, dove brilla Alstom – A Piazza Affari sugli scudi Saipem, Bper e Banco Popolare.

Draghi e Ifo danno ossigeno alle Borse

L’Ifo tedesco migliore delle attese e le parole di Draghi a conferma di un prossimo interventismo della Bce, rafforzano il buon andamento dei listini europei. Milano sale di oltre l’1% e lo spread è stabile attorno ai 156 punti base. In attesa domani del giudizio di Fitch, oggi l’asta di Ctz aprile 2016 si è chiusa con il collocamento di tutti i 3,5 miliardi a fronte di una domanda per oltre cinque miliardi e tassi in lieve salita a 0,786% rispetto all’asta precedente. Sempre oggi la Spagna ha collocato titoli per 5,57 miliardi a tre, cinque e dieci anni con tassi che hanno archiviato un nuovo minimo dall’introduzione dell’euro. Nel dettaglio: 1,35 miliardi di titoli a 3 anni con rendimento massimo all’1,036% (al 20 marzo era all’1,352%); 1,57 miliardi a 5 anni con rendimento all’1,678% (all’1,899% lo scorso 3 aprile) ; 2,65 miliardi a dieci anni al 3,073% (al 3,308% nell’asta precedente). Madrid sale dello 0,88%. Bene anche Londra +0,64%, Francoforte +0,99% e Parigi +1%. Qui brilla Alstom sull’ipotesi di un’offerta da 13 miliardi di dollari in arrivo da parte di General Electric. Nessun commento da parte di General Electric.

A sostenere la fiducia degli investitori sono arrivate le parole di Mario Draghi, presidente della Bce, intervenuto questa mattina in un discorso ad Amsterdam. Il Consiglio direttivo della Bce, ha assicurato Draghi, “si attiverà” a salvaguardia della stabilità dei prezzi sia rispetto alle spinte inflazionistiche che deflazionistiche. Al malfunzionamento dei mercati del credito bancario la Bce potrebbe “adeguatamente rispondere con un’operazione di rifinanziamento a più lungo termine mirata, oppure attraverso un programma di acquisti di attività cartolarizzate”. “Assistiamo a un peggioramento delle prospettive di inflazione nel medio termine – ha spiegato anche Draghi – che richiederebbe un più ampio programma di acquisti di attività”.

In mattinata ha sopreso il dato ifo sulla fiducia degli investitori che è salito a 111,2 punti dai 110,7 di marzo mentre ci si attendeva un calo a causa della crisi in Ucraina. Dati in calo invece sul fronte del commercio estero italiano: l’export verso i paesi extra-europei cala a marzo dell’1,2% su febbraio e del 3,5% rispetto alla stesso periodo di un anno prima.

Ora si guarda a Wall Street dopo che ieri sera Apple, Facebook e Boeing hanno diffuso risultati migliori delle attese. Dagli usa in arrivo anche il dato sugli ordinativi sui beni durevoli di marzo e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.

A Piazza Affari sale Saipem +3,6% in attesa dei conti, Bper +3%, Banco Popolare +2,3%. Si è conclusa in anticipo l’offerta in Borsa dei diritti inoptati sull’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro. Unicredit +2,15%, Finmeccanica +1,99%. Fuori dal Ftse Mib sale Moleskine + 3% dopo la promozione da parte di Mediobanca a neutral da underperform. In fondo al Ftse Mib Mediaset -0,21%, Azimut -0,17%, Autogrill -0,07%

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