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Doping: Russia esclusa per altri 4 anni dalle Olimpiadi

Russia esclusa dalle Olimpiadi di Tokyo 2020, da quelle invernali di Pechino 2022 e da qualsiasi campionato mondiale. Gli atleti ‘puliti’ potranno partecipare sotto una bandiera neutrale. Il Tribunale di Arbitrato per lo Sport avrà l’ultima parola.

Doping: Russia esclusa per altri 4 anni dalle Olimpiadi

La pesante accusa della Wada, Agenzia mondiale antidoping, è arrivata : la Russia verrà esclusa dai Giochi olimpici per i prossimi 4 anni. La bandiera e l’inno della Russia non saranno ammessi in occasione di eventi come le Olimpiadi di Tokyo 2020, i Mondiali di calcio del 2022 in Qatar e i Giochi Invernali di Pechino 2022.

Il Comitato ha stabilito all’unanimità che il laboratorio antidoping di Mosca (Rusada) ha alterato i dati di laboratorio inserendo false prove e cancellando file connessi a delle positività che avrebbero potuto consentire di risalire agli atleti in violazione.

La sanzione implica che i russi fino al 2024 dovranno accontentarsi di partecipare a gare nazionali. Gli atleti che riusciranno a dimostrare la loro estraneità ai magheggi della Rusada, potranno comunque gareggiare come indipendenti, sotto bandiera neutrale

La Russia avrà 21 giorni di tempo per fare ricorso alla Tribunale di Arbitrato dello Sport (Tas) di Losanna, ma, visti gli scandali precendenti, difficilmente otterrà una sanzione alleggerita.

La Russia è stata coinvolta in scandali sul doping da quando un rapporto del 2015 commissionato dalla Wada ha trovato prove del doping di massa nell’atletica russa, da allora molti dei atleti sono stati completamente privati della loro bandiera ai Giochi invernali di Pyeongchang dell’anno scorso e alle Olimpiadi di Rio de Janiero del 2016, come punizione per aver insabbiato il doping di Stato ai Giochi di Sochi del 2014.

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