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Diverse società sono in attesa di ricapitalizzare, dopo Bernanke potrebbe aprirsi una finestra

Se i mercati dovessero stabilizzarsi dopo l’intervento di Draghi e il bazooka di Bernanke, diverse società potrebbero approfittare per lanciare gli aumenti di capitale varati nei mesi scorsi – Ecco le prossime operazioni di Piazza Affari: da Bialetti a Dmail, da Bee Team a Sintesi – I casi Hera e As Roma.

Diverse società sono in attesa di ricapitalizzare, dopo Bernanke potrebbe aprirsi una finestra

Dopo lo scudo antispread di Draghi, il sì all’Esm della Corte tedesca e il bazzoka di Bernanke, i mercati potrebbero trovare la strada della stabilizzazione. Diverse sono le società a Piazza Affari che hanno varato aumenti di capitale e che ora, con mercati più favorevoli, potrebbero riuscire a lanciare la ricapitalizzazione.

In attesa della finestra giusta c’è per esempio Bialetti, il famoso marchio delle caffettiere, che stima che l’operazione, approvata al 20 giugno per rafforzare la struttura patrimoniale, possa avere esecuzione entro la fine del 2012. Il termine ultimo è comunque il 31 dicembre 2013. La società ha varato un aumento a pagamento e in via inscindibile mediante emissioni di azioni ordinarie senza valore nominale, da offrire in opzione a tutti i soci, per massimi 15 milioni di euro, comprensivi dell’eventuale sovrapprezzo. Bialetti Holding, controllante al 63,5%, sottoscriverà azioni per 9,083 milioni.
Vorrebbe procedere entro la fine del 2012 anche Autostrada To-Mi sebbene la delega per l’aumento approvata il 20 aprile sia esercitabile entro 24 mesi. L’importo massimo previsto, in un una o più volte, è di 500 milioni di euro ma l’utilizzo in agenda per ora è per 200 milioni. Verranno emesse azioni del valore nominale di 0,5 euro l’una, da offrirsi in opzione agli azionisti.

Stringe poi sulla ricapitalizzazione Dmail che proprio oggi ha convocato l’Assemblea degli azionisti in sede straordinaria per i giorni 26, 29 e 30 ottobre 2012, “per deliberare in merito ai provvedimenti di ricapitalizzazione di cui all’art. 2447 c.c” (che disciplina il caso di riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale), “anche ai sensi dell’art. 2441, comma 5, c.c., ovvero di provvedere alla nomina dei liquidatori”. Il consiglio sta anche valutando il ricorso a procedure concorsuali a tutela di tutti gli interessi coinvolti. A maggio il gruppo aveva approvato un aumento di capitale da eseguirsi entro il 31 dicembre 2012, a pagamento e in via scindibile, per complessivi massimi 15 milioni di euro, mediante emissione di nuove azioni ordinarie, da offrire in opzione agli azionisti, con abbinato gratuitamente un warrant ogni azione ordinaria di nuova emissione.

Potrebbe aspettare un po’ di più, invece, Bee Team, società di consulenza It, che a luglio ha approvato una delega acda per un aumento di capitale da  massimi 12,5 milioni di euro da realizzarsi entro fine 2013. L’aumento, a pagamento e in via scindibile, è finalizzato a consentire lo sviluppo di business a maggior valore aggiunto in particolare nei segmenti del “Consulting” e dell'”ICT”, anche attraverso una maggiore presenza sui mercati esteri, nonché pagamento di debiti scaduti e in scadenza e al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

C’è chi poi ha approvato l’aumento recentemente. Come Sintesi, holding di Partecipazioni focalizzata nell’attività di investimento stabile nei settori del Private Equity, del Real Estate e, a tendere, nel Long Term Investments,  che solo lo scorso tre settembre ha varato una ricapitalizzazione a pagamento per massimi 4,9 milioni di euro da eseguirsi entro il 28 febbraio 2013 per ottenere le risorse finanziarie sufficienti per consentire il ripianamento integrale delle perdite registrate e la ricostruzione del capitale sociale.  La società ha poi dato una delega  al cda per emmetere un aumento fino a 25,9 milioni, con o senza warrant, e per emettere obbligazioni convertibili in azioni, con o senza warrant, sino ad un importo massimo di 25,9 milioni.

Sempre a inizio settembre anche la multiutility Hera ha varato un aumento di capitale per massimi 85 milioni nell’ambito della fusione con Acegas-Spa. Il Fondo Strategico Italiano (Fsi) sottoscriverà l’eventuale inoptato o acquisterà i diritti dell’aumento dicapitale.

Non mancano le banche con la Popolare di Spoleto che lo scorso agosto ha conferito una delega ad aumentare il capitale, a pagamento, in via scindibile e in una o più volte, fino ad un importo massimo di 30 milioni di euro. Al Cda, inoltre, è stata attribuita una delega a emettere obbligazioni convertibili fino ad un importo nominale massimo di 70 milioni di euro, con eventuale opzione in capo alla banca di rimborsare, a scadenza o anche anticipatamente, il prestito mediante consegna di azioni ordinarie e/o corrispettivo in denaro.

In agenda infine ci sono aumenti anche per As Roma (fino a un massimo di 80 milioni), Gabetti (fino a 6 milioni da offrire in opzione al mercato), Ikf (a pagamento e in forma scindibile fino a 445.250 euro da offrirsi in opzione). 

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