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Di fiducia in fiducia, per Berlusconi è record

In questa legislatura sono già 45 volte che l’Esecutivo l’ha chiesta (e ottenuta) su provvedimenti legislativi: esattamente quante Berlusconi ne aveva chieste nel suo precedente governo, da giugno 2001 ad aprile 2006. Se poi si conteggiano anche quelle su mozioni e risoluzioni, si tocca quota 50.

Di fiducia in fiducia, per Berlusconi è record

Manca ancora un anno e mezzo alla fine della legislatura: dunque è più che probabile che l’asticella delle richieste di fiducia venga ulteriormente alzata. E del resto è prevedibile che, dopo il Senato, anche la Camera sarà chiamata già nei prossimi giorni al voto di fiducia su questa manovra.

Non c’è stato argomento su cui Berlusconi – che pure gode di una ampia maggioranza sia a Montecitprio che a Palazzo Madama – non abbia chiesto la fiducia, con un ritmo medio di una al mese. Tanto per dare una idea: si comincia il 24 giugno 2008 con la richiesta di fiducia sulle norme per slavaguardare il potere di acquisto delle famiglie, 20 giorni dopo è la volta delle norme sulla sicurezza pubblica. E appena 4 giorni dopo, il 18 luglio, tocca alle disposizioni urgenti per lo sviluppo e si replica, sullo stesso tema, il 4 agosto.

Dopo la pausa estiva, ecco che il governo, il 6 ottobre, chiede la fiducia sul decreto in tema di istruzione e università e 15 giorni dopo altra fiducia, questa volta sulla ristrutturazione delle grandi imprese in crisi. E l’elenco potrebbe proseguire. Solo in questo scorcio d’anno, già 9 volte il governo è ricorso alla fiducia su provvedimenti di legge.

Ritmi incalzanti, come si vede. E la fiducia spesso è chiesta su argomenti dirompenti: è il caso delle intercettazioni telefoniche, della moratoria nucleare, della partecipazione italiana a missioni internazionali, dell’impedimento a comparire in udienza. Questioni su cui un minimo di dibattito e di confronto non guasterebbe.

Pubblicato in: News

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