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Derby, la Lazio trionfa e la Juve ringrazia

La Lazio di Simone Inzaghi vince nettamente il derby della Capitale battendo per 3-1 la Roma che deve dire addio ai sogni di gloria, incalzata dal Napoli che si porta a un solo punto dai giallorossi – Decisiva la doppietta di Keita – Un assist formidabile alla Juve che ora si ritrova in testa con 9 punti sulla Roma e corre verso il sesto scudetto consecutivo

Derby, la Lazio trionfa e la Juve ringrazia

Roma si tinge di biancoceleste e la Juventus ringrazia. Il 3-1 della Lazio di Inzaghi sui giallorossi di Spalletti si trasforma in un assist bello e buono per la Signora, ora sempre più vicina al sesto scudetto consecutivo. Addio sogni di gloria per la Roma, che anzi deve guardarsi le spalle come non mai: il Napoli è tornato a un solo punto di distanza e anche il secondo posto è a fortissimo rischio.

“Dobbiamo solo stare zitti e ingoiare tutte le critiche – il commento di Spalletti – Avevamo anche iniziato bene, poi abbiamo preso gol e accusato il contraccolpo. È andata così, ora però bisogna rimboccarci le maniche: sappiamo che possiamo fare molto meglio e continueremo a lavorare per riuscirci”.

Il ko nel derby è di quelli che pesano e non solo per questioni di classifica, comunque determinanti. Il rischio è di buttare all’aria un’intera stagione, che senza il secondo posto (con eliminazioni in Champions, Europa League e Coppa Italia annesse) avrebbe il sapore amaro del fallimento. Ancora una volta la Roma s’è sciolta nel momento più importante, dimostrando di essere lontana dalla maturazione completa.

Chi invece gode, Juve e Napoli a parte, è ovviamente la Lazio, autrice di una grande prova e capace di fare un altro scherzetto ai cugini dopo quello di Coppa Italia. I biancocelesti si sono regalati il predominio cittadino e un quarto posto in classifica importantissimo, a conferma dell’ottimo lavoro svolto da Inzaghi, uno che, ironia della sorte, non avrebbe neanche dovuto essere su quella panchina. Il 3-1 di ieri, arrivato nonostante i disastri dell’arbitro Orsato (negati due rigori alla Lazio e concesso uno inesistente alla Roma), è la consacrazione del suo lavoro, fatto di tanta sostanza e pochi, pochissimi fronzoli.

“È una vittoria meritata, i ragazzi sono stati bravissimi – la sua analisi – Avevamo preparato bene la partita e abbiamo raccolto i frutti sul campo, adesso andiamo avanti così: vogliamo chiudere al meglio il campionato e provare a dar fastidio alla Juve nella finale di Coppa Italia”.

Match tesissimo quello dell’Olimpico, in perfetto stile derby della Capitale. La Roma sembrava averlo iniziato meglio ma al 12’ ecco la prima grande giocata di Keita, bravissimo a calciare sotto le gambe di Emerson e a freddare Szczesny. I giallorossi riuscivano a rientrare in partita a fine primo tempo grazie a un regalo di Orsato, che fischiava un rigore inesistente a Strootman che De Rossi trasformava con freddezza (45’).

A inizio ripresa però riecco la Lazio con Basta, in gol anche grazie alla deviazione di Fazio (50’): da lì in poi la Roma si riversava in attacco e i biancocelesti potevano così godere di spazi e contropiedi, vere e proprie specialità della casa. E infatti, dopo aver sfiorato il 3-1 più volte, lo trovavano con il solito Keita, freddo nel battere nuovamente Szczesny su assist di Lulic (85’).

Trionfo Lazio e lacrime Roma, con grande soddisfazione di Juventus e Napoli: ulteriori grattacapi per Spalletti, costretto a rialzarsi al più presto per non finire la stagione in ginocchio.

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