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Decreto Agosto, tutte le critiche di Federalberghi

Per gli albergatori italiani il Decreto Agosto non risolve i problemi cruciali della categoria: ecco perchè

Decreto Agosto, tutte le critiche di Federalberghi

La premessa è di apprezzamento. Ma, appunto, è solo la premessa, di prammatica. Perchè immediatamente dopo partono i rilievi e le critiche. Agli albergatori i provvedimenti presi dal governo nel cosiddetto decreto di agosto non bastano, perchè – rileva la Federalberghi – “rimangono problemi importanti da affrontare”. Eccoli.

1) Tanto per cominciare “va integrata con la massima urgenza la misura destinata alle località orfane dei turisti stranieri”. Già, ma quali? Bisognerebbe fare un lunghissimo elenco, stante che il consuntivo dei primi sette mesi da gennaio a luglio vede una riduzione del 57,5% dei turisti italiani e del 76,7% dei turisti stranieri. Dunque è difficile stabilire quali siano le località “orfane di turisti stranieri”, e la stessa Federalberghi riconosce l’impossibilità di citarle tutte, ma prova  a fare alcuni esempi: Sorrento, che ospita ogni anno 2,4 milioni di presenze straniere, pari all’88% del totale, Stresa (480mila presenze straniere, 85% del totale), Taormina (900mila, 84% del totale) e Montecatini Terme (1,2 milioni, 73% del totale).

2) “Occorre intervenire anche sul fronte delle imprese in affitto, che più delle altre soffrono il peso della crisi. Il prolungamento di un mese del credito d’imposta sui canoni non è assolutamente sufficiente, così come è irragionevole il dimezzamento della misura (30% anziché 60%) per i casi in cui il contratto prevede l’affitto dell’intera azienda e non delle sole mura”.

3) Gli albergatori esprimono “la delusione per la mancata estensione dell’ecobonus al 110% alle imprese alberghiere, anche se va detto che le risorse stanziate per la riqualificazione (180 milioni di euro nel 2020 e 180 milioni di euro nel 2021) sono cospicue”.

4) Non è finita. E’ “necessario, inoltre, un intervento per i ristoranti degli alberghi, che vengono ingiustamente esclusi dal sostegno destinato all’acquisto di prodotti agroalimentari made in Italy e continuano ad essere inspiegabilmente ignorati dalla norma che favorisce l’installazione dei tavoli all’aperto, per far fronte alle esigenze di distanziamento”.

E gli apprezzamenti, invece, cosa riguardano? Il prolungamento della cassa integrazione, gli incentivi per le assunzioni e l’abbattimento della seconda rata IMU, ma – ecco un’altra sollecitazione – “chiediamo che venga riconosciuto anche per gli immobili in cui il proprietario e il gestore non coincidono”.

Insomma la Federalberghi auspica che nelle prossime ore “intese tecniche consentano di apportare alcuni primi miglioramenti al decreto” e intanto  preannuncia “la presentazione di un pacchetto di emendamenti volti al miglioramento delle varie misure”.

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