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Debito emergente, è Hong Kong il mercato più interessante secondo i criteri di sostenibilità di Ing

L’analisi di Ing su 85 paesi emergenti stila la classifica sulle piazze che rispettano criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance – “Questi criteri hanno implicazioni significative relativamente alla solvibilità e alla capacità di ripagare i debiti sottoscritti” – Bric fuori dalla Top20 – Uruguay meglio di Italia e Spagna

Debito emergente, è Hong Kong il mercato più interessante secondo i criteri di sostenibilità di Ing

È Hong Kong il mercato più interessante per gli investitori attenti ai criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg). Lo indica un’analisi di Ing su 85 paesi emergenti che tra i fattori da valutare per la costruzione del portafoglio indica anche le tematiche di sostenibilità, alla luce dell’attenzione crescente degli investitori verso il debito di questi Paesi. “I criteri sociali, di governance e ambientali determinano il modo in cui un paese sarà in grado di gestire il proprio futuro e, inoltre, hanno implicazioni significative relativamente alla solvibilità e alla capacità di ripagare i debiti sottoscritti – ha spiegato Rob Drijkoningen, Responsabile Emerging Markets Debt di Ing Im – I paesi che presentano, nel lungo periodo, un ragionevole livello di auto-sostenibilità del proprio modello sono quelli con il miglior merito di credito, garantendo così la capacità di rispettare gli impegni assunti. Al contrario, i paesi con una scarsa qualità della governance sono quelli più propensi alle criticità, che possono facilmente sfociare in problematiche a livello sistemico tali da mettere a rischio i creditori”. E la top ten è tutt’altro che scontata. Dietro a Hong Kong troviamo il Cile, singapore, Barbados, Repubblica Ceca, Estonia, Polonia, Korea del Sus, Bermuda e Taiwan. Da rilevare che nessuno dei paesi Bric si posiziona nella Top 20: il Brasile arriva in venticinquesima posizione, la Cina in 39esima, l’India in 35esima e la Russia 57esima. Nelle ultime posizioni troviamo Pakistan, Iraq e Nigeria. Non solo. Estendendo l’analisi anche all’Unione Europea si scopre che Italia, Spagna e Portogallo sono dietro a Uruguay, Lituania e Lettonia.

Cosa valuta Ing nella propria metodologia Esg?
I criteri presi in considerazione all’interno del suo Sovereign Risk Model sono stati ampliati e comprendono anche le caratteristiche delle istituzioni, l’efficacia della legislazione, la facilità di fare business, la stabilità e la trasparenza del processo politico, l’abilità nel raccogliere capitali, le tensioni cross-border, lo stato di salute del settore bancario, l’efficienza energetica e la diversificazione dell’attività commerciale. Il modello di valutazione determina attraverso criteri macroeconomici e relativi al debito un punteggio sul merito di credito di uno stato. Il risultato finale è una media ponderata tra i risultati quantitativi a livello macroeconomico e quelli derivanti dall’applicazione dei criteri di sostenibilità. Questi ultimi sono ottenuti attraverso i dati forniti da istituzioni a livello internazionale, come la Banca Mondiale o le Nazioni Unite. Ogni fattore di sostenibilità ha un determinato peso relativo: 35% la solidità delle istituzioni; 25% processo politico; 15% solidità finanziaria ed economica; 5% cambiamenti strutturali e 20% capacità di resistenza agli shock esogeni.

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