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Dazi, Trump fa dietrofront: niente restrizioni alla Cina sull’Hi-tech

Il presidente Usa abbassa i toni e decide, almeno per il momento di fare un passo indietro nella guerra commerciale contro la Cina – Presto una riforma dei sistemi di controllo

Dazi, Trump fa dietrofront: niente restrizioni alla Cina sull’Hi-tech

Donald Trump abbassa i toni e decide, almeno per il momento, di fare un passo indietro nella guerra commerciale contro la Cina. Il Presidente degli Stati Uniti, attraverso una presa di posizione ufficiale della Casa Bianca, ha dichiarato l’intenzione di non imporre restrizioni agli investimenti cinesi sulle società tecnologiche americane “considerate significative dal punto di vista industriale”.

Due giorni fa, mandando in subbuglio i mercati, il Wall Street Journal aveva rivelato che il dipartimento del Tesoro Usa stava studiando il modo di introdurre pesanti limiti volti ad impedire a imprese con oltre il 25% del capitale di proprietà cinese di effettuare investimenti diretti sulle aziende statunitensi dell’Hi-Tech.

Al momento Washington decide però di fare retromarcia, assicurando che non verranno introdotti nemmeno i nuovi controlli sull’export verso la Cina paventati lunedì.

Attraverso un lungo testo diffuso dalla Casa Bianca, Trump fa sapere anche di essere soddisfatto dei progressi del Congresso relativi alla riforma del sistema dei controlli, da lui considerati “il miglior approccio” nei confronti di questa questione.

“Sono stato informato dal Segretario al Tesoro, dal Segretario al Commercio, dal Rappresentante commerciale degli Stati Uniti, dal consigliere del Presidente per la politica economica e dal Direttore dell’Ufficio della politica commerciale e manifatturiera, tra gli altri, che il Congresso ha compiuto significativi progressi nel passare una legislazione che modernizza i nostri strumenti per proteggere le tecnologie di importanza critica per la nazione da acquisizioni straniere dannose. Questa legge, il Foreign Investment Risk Review Modernization Act (Firrma), rafforzerà la nostra abilità di proteggere gli Stati Uniti da minacce nuove e in evoluzione poste da investimenti esteri mentre allo stesso tempo sosterrà il forte, aperto clima di investimenti a favore del quale il nostro Paese è impegnato e che avvantaggia i nostri cittadini», ha affermato il presidente.

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