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Crollo del Pil ma Piazza Affari vola. Correggono i titoli a breve dopo il rally

I dati macro (decisamente negativi, sul Prodotto interno lordo e sulla produzione industriale) rallentano inizialmente la corsa di Piazza Affari, che poi vola – Il recupero dei listini azionari degli ultimi tre giorni si accompagna al repentino calo dei tassi sui titoli di Spagna e Italia – Guadagnano Eni, Enel, Fiat, Pirelli e i bancari

Crollo del Pil ma Piazza Affari vola. Correggono i titoli a breve dopo il rally

PIAZZA AFFARI REAGISCE ALLA CADUTA DEL PIL

CORREGGONO I TITOLI A BREVE DOPO IL RALLY

I dati macro colpiscono Piazza Affari che ha ridotto i guadagni dopo le indicazioni Istat. Poi il listino ha ripreso la sua corsa: Ftse/Mib a quota 14428 a +0,61%. In Europa, Francoforte sale dello 0,14% e Parigi dello 0,35%. Lonra –0,14%.

L’euro si rafforza a 1,241 sul dollaro da 1,240 della chiusura di ieri.

Il calo del Pil nel secondo trimestre del 2012 è, su base tendenziale (-2,5%), ovvero rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, il peggiore dal quarto trimestre del 2009, quando la diminuzione era stata del 3,5%. Nello stesso periodo – riferisce ancora l’Istat – il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,4% negli Stati Uniti ed è diminuito dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, il Pil è aumentato del 2,2% negli Stati Uniti, ed é diminuito dello 0,8% nel Regno Unito.

L’indice destagionalizzato della produzione industriale e’ diminuito dell’1,4% rispetto a maggio ma, corretto per gli effetti di calendario, e’ diminuito dell’8,2% tendenziale. Nel trimestre aprile-giugno l’indice e’ diminuito dell’1,7% rispetto al trimestre precedente. Nella media dei primi sei mesi del 2012 la produzione e’ diminuita del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A giugno la produzione industriale di autoveicoli in Italia, al netto degli effetti di calendario, e’ diminuita del 22,5% rispetto a maggio 2011, il 20,1% nei primi sei mesi.

Il recupero dei listini azionari degli ultimi tre giorni si è accompagnato al repentino calo dei tassi sui titoli di Spagna e Italia, gli acquisti, soprattutto quelli sulle scadenze a breve, potrebbero anticipare la richiesta di aiuto all’Europa da parte di Madrid: il premier Mariano Rajoy ha detto nel fine settimana che prima di prendere una decisione aspetterà chiarimenti sulle misure non convenzionali che la Bce metterà in campo.

Dopo il recente rally, rimbalzano i biennali di Spagna ed Italia: il rendimento del Btp 2 anni sale di 27 punti base a 3,34%, il rendimento del Bono di pari scadenza sale di 28 punti base al 3,36%.

Tra i bancari riparte Unicredit +2,03%, Intesa -0,18%, Mediobanca +0,5%, Ubi +0,42%%, Banco Popolare -1%.

Generali guadagna ora lo 0,38%%. Mediolanum sale del 2,3%.

Eni guadagna l’1% mentre il petrolio tipo Wti tratta a 92,3 dollari il barile, in rialzo dello 0,1%.

Enel ha ridotto i guadagni e ora sale soltanto dello 0,4%, A2A +1%, Terna +0,5%. Telecom Italia è in rialzo dello 0,7%. Fiat Industrial è in rialzo dell’1% e Pirelli dell’1%. Prysmian è in calo del 2,68% nel giorno della presentazione dei dati del trimestre. Tra le small cap continua la discesa di Yoox – 4%.

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