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Covid spaventa le Borse, ma a Milano Fca ok

Pioggia di vendite sui mercati azionari: pesanti soprattutto Wall Street e la Borsa tedesca zavorrata dal crollo di Sap (-20%)- Il possibile via libera Ue alle nozze Fca-Psa dà invece smalto al titolo di Elkann

Covid spaventa le Borse, ma a Milano Fca ok

Avvio di settimana negativo per i listini europei, con la seconda ondata della pandemia che sembra peggiore della prima, mentre i governi sono costretti a introdurre misure restrittive che aggravano la situazione economica. Pesa inoltre nel pomeriggio l’apertura in rosso di Wall Street (il Dow Jones perde quasi il 3%), a meno di sette giorni dalle elezioni e con la trattativa sul piano di aiuti ancora in stallo. 

In Europa la maglia nera spetta a Francoforte, -3,7%, soprattutto a causa di  Sap (-21,6%), travolta dalle vendite dopo il taglio delle stime sul fatturato dell’intero anno (tra 27,2 e 27,8 miliardi di euro, contro il range tra 27,8 e 28,5 miliardi precedente). La multinazionale europea per la produzione di software gestionali prevede che le chiusure necessarie ad arginare i contagi da coronavirus peseranno sulla domanda fino alla prima metà del 2021. Angela Merkel, a proposito della pandemia, parla di “situazione drammatica”.

Male anche Parigi -1,9%; Madrid -1,35%; Londra -1,17%.

Piazza Affari cede l‘1,76% e scivola sotto la soglia psicologica dei 19mila punti, a 18.945, con vendite spalmate su quasi tutti i settori. Le blue chip peggiori sono Moncler -5,24%; Buzzi -4,02%; Nexi -4,12%; Pirelli -4,06%; Prysmian -3,33%%. In ribasso i titoli petroliferi come Eni (-3,09%) e Tenaris (-2,64%), con l’oro nero che continua a perdere terreno a causa dei timori sul calo della domanda, Il Brent cede il 3,2% e scambia a 40,73 dollari al barile. 

Cede a metà giornata l’argine della banche, che passano tutte in negativo, in particolare le big Intesa -2,19% e Unicredit -1,4%. Sono più contenuti i danni per Mediobanca, -0,49%, in attesa che il ceo Alberto Nagel presenti domani i conti trimestrali alla comunità finanziaria. Mercoledì ci sarà assemblea per il rinnovo del board e il debutto al voto della Delfin di Leonardo Del Vecchio. 

Fuori dal paniere principale frana Mps -4,1%, in attesa che si riunisca il board, il 29 di ottobre, per valutare nuovi accantonamenti straordinari a copertura dei rischi legali che complessivamente ammontano a 10 miliardi.

Fra i titoli minori male Technogym, -4,25%, penalizzata dalla chiusura delle palestre decisa dal nuovo Dpcm che sta suscitando molte polemiche e in vista dei conti trimestrali che presenterà in settimana.

In controtendenza Fca, +0,72%, favorita dalle indiscrezioni stampa sul via libera Ue alla fusione con Peugeot che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno. I guadagni sono frazionali per Inwit +0,82% e Diasorin +0,53%. 

La chiusura è in verde per il secondario italiano, favorito dall’inatteso miglioramento dell’outlook da negativo a stabile da parte di S&P che ha confermato il rating sovrano BBB. Lo spread fra Btp 10 anni e Bund di pari durata scende a 130 punti base (-3,08%), anche se i rendimenti salgono leggermente e il tasso del titolo tricolore segna +0,73%.

Sul mercato valutario l’euro è in calo sul dollaro in area 1,181.

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