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Covid-19: appello FAO, urge riscrivere la catena alimentare

La pandemia Coronavirus sta colpendo i sistemi alimentari in tutto il mondo. Per Qu Dongyu, Direttore Generale della FAO nessun paese ne è immune. Occorre garantire che le catene del valore alimentare non siano interrotte favorendo la disponibilità di alimenti diversificati, sicuri e nutrienti per tutti.

Covid-19: appello FAO, urge riscrivere la catena alimentare

I supermercati italiani riescono ad assicurare la spesa alle famiglie serrate in casa. È sicuramente una buona notizia per il Paese europeo più colpito dal coronavirus. Ma al netto delle decisioni dei singoli governi, siamo davanti ad uno sconvolgimento generale della catena alimentare mondiale. La FAO nel G20 in videoconferenza da Roma ha detto chiaramente che il tempo cammina in direzione contraria alle esigenze della popolazione mondiale. Lo scenario complessivo riguarda una riscrittura dei principi della catena alimentare, si spera più sostenibile e meno separatista tra nazioni ricche e povere.

L’organizzazione dell’Onu è parte di questa riscrittura, per cui ha fatto bene il Direttore generale Qu Dongyu a chiedere ai leader del mondo di consentire l’accesso al cibo per tutti. Chi può sentirsi escluso? Nessuno, perché il virus viaggia veloce in ogni latitudine. “La pandemia del Covid-19 sta colpendo i sistemi alimentari e gli aspetti della sicurezza alimentare in tutto il mondo”, ha detto Qu Dongyu. Nessun paese ne è immune. Lo sforzo è per garantire che le catene del valore alimentare non siano interrotte e continuino a lavorare bene, favorendo la produzione e la disponibilità di alimenti diversificati, sicuri e nutrienti per tutti.

La paura globale di oggi viene messa in relazione alla crisi globale dei prezzi alimentari del 2007-2008. Lo tsunami economico, sanitario, sociale da Covid 19 passerà, ma bisogna essere pronti in modo orizzontale. Per due ragioni principalmente.

La prima riguarda la diffusione progressiva dell’epidemia, che quando si sarà attenuata in un Paese o regione del mondo, sarà in piena attività in altre parti. La seconda, riguarda la risposta ai bisogni delle persone, a cominciare proprio dall’alimentazione.

Ci sarà bisogno di filiere ben strutturate e garanzie di forniture costanti. Una visione tragica, quest’ultima, che potrebbe portare il sistema agroalimentare allo sfruttamento “accelerato “ di colture mediante pesticidi e sostanze dannose all’ambiente.

Dobbiamo far sì che il commercio agricolo continui a svolgere il suo importante ruolo rispetto alla sicurezza alimentare globale e alla migliore nutrizione”, invece ha detto Qu Dongyu. La trasparenza e una risposta organizzata a milioni di famiglie prostrate da mesi di privazioni non dovrà arrestare nemmeno gli sforzi per catene alimentari ecosostenibili. Una prova, soprattutto per chi ha solide radici nella terra.

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