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Covid-19, animali alla fame: tigri e zebre ma anche cavalli

Animali del circo alla fame a causa del Coronavirus – Si muovono gli agricoltori: dal Friuli alla Sicilia numerosi sono gli interventi promossi da Coldiretti per salvare gli animali in carenza di cibo – Equitazione, allarme della Fise: ingiusto pensare solo al calcio. Oltre 32.000 cavalli tesserati hanno bisogno di essere accuditi

Covid-19, animali alla fame: tigri e zebre ma anche cavalli

Scatta l’allarme anche per il circo. A causa dell’attuale emergenza sanitaria, centinaia di tigri, leoni, ippopotami, elefanti, cavalli e cammelli sono rimasti senza sostentamento.

A renderlo noto è Coldiretti che si è mobilitata con l’adozione degli animali del circo da parte degli agricoltori in tutto il territorio, dal Friuli alla Sicilia, portando razioni alimentari di soccorso, come latte e carne, ma anche fieno e paglia.

Inoltre sono stati inviati anche scarti alimentari, di frutta e verdura a tutti i circhi bloccati. Solo per il loro sostentamento sono richiesti oltre 2,7 milioni di euro all’anno.

“Sotto i tendoni delle carovane italiane – spiega Coldiretti su dati Censis – si trovano tigri, leoni, cammelli, elefanti, ippopotami, cavalli, asini, cani, struzzi, giraffe, rinoceronti e zebre. In tutta Italia sono almeno 70 le realtà attive che portano avanti una tradizione antica di secolo, con la gestione di quasi 2000 animali che devono essere accuditi giornalmente”. 

In Sicilia, Coldiretti insieme alla Protezione civile sono scesi in soccorso ai sei circhi bloccati sull’isola: il Circo Acquatico esotico a Mazara del Vallo, Sandra Orfei a Caltanissetta, Happy Circus a Castelvetrano, Circo Lamar a Caltagirone, Circo Torres a Campobello di Licata e Darix Martini a Santa Teresa Riva.

A loro, nell’ultima settimana sono state donate tonnellate di fieno e carne, quintali di prodotti tra mangimi, latte, uova, verdura per nutrire gli animali.

La situazione del mondo dello spettacolo viaggiante era già critica, ma con l’emergenza Coronavirus rischia di diventare drammatica. Il blocco delle attività insieme alla perdita di qualunque tipo di introito, colpiscono non solo le famiglie circensi ma soprattutto gli animali con cui lavorano e vivono per realizzare spettacoli destinati al grande pubblico.

Non sono comunque solo i circhi a soffrire. Cavalli fermi e da accudire sono al centro della richiesta d’aiuto che arriva dal mondo dell’equitazione. La Fise, Federazione italiana sport equestri, è intervenuta per riportare l’attenzione su una realtà da 300.000 addetti e ha stanziato direttamente dalle sue casse 400.000 euro per alimentare 32.180 cavalli tesserati affidati a circoli e maneggi che in questa fase non riescono più ad accudirli. I proprietari, infatti, non possono muoversi da casa e i circoli si trovano in grave difficoltà economica. Oltre al problema di muovere i cavalli e accudirli e nutrirli c’è anche il problema degli allenamenti in un settore che conta 8 discipline olimpiche. In questo caso, gli atleti sono sì i cavalieri ma anche i cavalli.

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