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Corsa Champions: Roma, Lazio, Napoli e Atalanta, vincono tutti

Tutto come prima – Oltre a Milan e Juve vincono anche tutte le altre quattro pretendenti a un posto in Champions: la corsa probabilmente si deciderà nelle ultimissime giornate di campionato, visto che la classifica è cortissima

Corsa Champions: Roma, Lazio, Napoli e Atalanta, vincono tutti

Tutto come prima, ma con una giornata in meno. Atalanta, Napoli, Lazio e Roma non sbagliano, adeguandosi così a Milan e Juventus: la corsa Champions si conferma bellissima, oltre che aperta a qualsiasi scenario. Già, perché con una classifica così compatta (4 punti dalla seconda alla quinta) può succedere davvero di tutto, ragion per cui i passi falsi non sono ammessi, pena rischiare di fallire l’obiettivo, economicamente parlando, più importante della stagione.

Una menzione d’onore va all’Atalanta di Gasperini, capace di espugnare Firenze con le unghie e con i denti, in barba a tutta la pressione derivata dai risultati degli altri. Al calcio d’inizio del match del Franchi, infatti, i bergamaschi erano al quinto posto, scavalcati dal Napoli e tallonati, al netto del recupero ancora da giocare contro il Torino, dalla Lazio. Scenario difficile, che la Dea ha però saputo affrontare con la maturità di una grande, al netto di una (quasi) rimonta subito che rischiava di comprometterne la corsa. L’approccio al match era stato di quelli importanti, tanto da andare all’intervallo sullo 0-2 grazie alla doppietta di Zapata, bravo sia di testa (13’) che di piede (40’). Poi però la Fiorentina, complici alcuni errori difensivi, si era riportata in corsa con Vlahovic, autore di una bella doppietta (57’ e 66’) e la vittoria sembrava essere sul punto di sfuggire: sembrava, appunto, perché Ilicic, appena entrato al posto di Malinovskyi, prima si procurava e poi trasformava il rigore del 3-2 (70’), regalando all’Atalanta 3 punti davvero pesanti.

“Questa era una sfida difficile perché le nostre avversarie avevano vinto tutte – le parole di Gasperini – Abbiamo creato moltissimo, ma anche rischiato di non vincere. La classifica, comunque, ci sorride e c’è una giornata in meno: ora sarà una settimana calda verso la Juve”.

Lo scontro diretto potrà dire molto sul prosieguo dal campionato, anche perché dietro corrono tutti, a cominciare dal Napoli. Vittoria importantissima quella degli azzurri, al cospetto di una Sampdoria tutt’altro che rinunciataria, indipendentemente da una classifica che la vede ormai tranquilla. Il Napoli invece aveva moltissimo da perdere, perché un passo falso avrebbe compromesso gran parte della corsa Champions, soprattutto in virtù di un calendario che lo vedrà affrontare Inter e Lazio nelle prossime due partite. I 3 punti, insomma, erano pressoché obbligatori e Gattuso li ha ottenuti al termine di una prova sofferta, nella quale le occasioni sono state tante, ma anche i pericoli. Per sbloccarla c’è voluto un bel tiro dalla distanza di Fabian Ruiz (35’), dopodiché gli azzurri hanno più volte sfiorato il colpo del ko senza però trovarlo, lasciando così in vita una Sampdoria che ha fatto venire diversi brividi a Ospina. Ma a chiudere ogni discorso ci ha pensato Osimhen, finalmente decisivo, grazie a un destro in corsa che ha ricordato a tutti il perché del suo acquisto, il più caro della storia del club (87’). Ora il Napoli è quinto a due punti dall’Atalanta quarta, in una corsa Champions che vede coinvolte anche le romane, entrambe vittoriose contro Verona e Bologna.

La Lazio è senza dubbio quella che ha le maggiori chance, anche perché continua a restare aggrappata al treno nonostante prestazioni tutt’altro che brillanti. In questa fase però, più che il gioco, contano i risultati e così, dopo quello con lo Spezia, ecco un altro successo agguantato nel finale, questa volta al Bentegodi contro l’Hellas di Juric. Anche qui vale lo stesso discorso fatto in precedenza per la Sampdoria: i gialloblù hanno una classifica tranquilla, ma non per questo rinunciano a giocare e a dar fastidio alle grandi. La Lazio se n’è accorta già nel primo tempo, quando gli scaligeri hanno creato diverse situazioni pericolose, ma alla distanza ha finito per prevalere, anche grazie alla maggior qualità dei suoi uomini. Dopo il palo di Immobile e il gol annullato a Caicedo, la gioia è arrivata in pieno recupero con Milinkovic-Savic, autore di uno splendido stacco di testa che ha piegato Silvestri e messo in cassaforte tre punti pesantissimi: nel prossimo turno, mentre Atalanta, Juventus e Napoli saranno impegnati in scontri difficili e impronosticabili, i biancocelesti riceveranno il Benevento, con la prospettiva di ritrovarsi molto più vicini al loro sogno.

La Roma invece è un po’ più lontana, anche perché, a differenza dei cugini, non ha partite da recuperare, ma è ancora in corsa in Europa League, altra strada che porta alla Champions. È ormai diventato questo l’obiettivo principale dei giallorossi, come si è visto dalle scelte di Fonseca, che ha presentato una formazione del tutto inedita, lasciando a riposo tantissimi titolari in vista dell’Ajax. Ad ogni modo non è ancora tempo di abbandonare il campionato: con altre 8 partite a disposizione, infatti, possono succedere tante cose. La Roma resta così aggrappata al treno, seppur nell’ultima carrozza, grazie all’1-0 sul Bologna firmato Borja Mayoral, autore del gol partita grazie anche allo svarione di Danilo, che gli ha permesso di trovarsi solo davanti a Skorupski e batterlo con eleganza e freddezza (44’). Una vittoria che non sarà certo ricordata come la migliore della storia del club (Mirante ha sventato diverse situazioni pericolose), ma che vale un segno di vita: come a dire che i giallorossi, indipendentemente da come andrà la corsa in Europa League, non vogliono ancora alzare bandiera bianca.

“Abbiamo cambiato molti giocatori, era importante far rifiatare alcuni di quelli che avevano giocato contro l’Ajax, abbiamo sofferto l’uomo contro uomo dei primi 25′, ma poi abbiamo riequilibrato la partita – l’analisi di Fonseca – Ora testa all’Europa, l’Ajax in attacco è una squadra fortissima, sarà una partita difficile, dovremo essere al 100% e non fare nessuno errore difensivo. Il round non è chiuso, per passare serve la partita perfetta”.

Giovedì vedremo cosa succederà, dopodiché sarà di nuovo campionato e dunque corsa Champions. L’obiettivo più aperto e combattuto di tutti, in grado di regalare colpi di scena fino all’ultima giornata.

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