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Coronavirus, mascherine per tutti. Sui ristoranti decidono le Regioni

Il ministro della Salute Speranza ha illustrato alla Camera le misure del nuovo dpcm che il governo sta per varare: più controlli e proroga dello stato di emergenza .”Siamo in una fase di peggioramento oggettivo e nessuna realtà è senza rischi. Inutile farsi illusioni”.

Coronavirus, mascherine per tutti. Sui ristoranti decidono le Regioni

“Fase di peggioramento oggettivo”. Queste le parole utilizzate dal ministro della Salute, Roberto Speranza, alla Camera per descrivere l’attuale situazione epidemiologica internazionale e motivare le misure contenute nel nuovo dpcm che introduce nuove restrizioni allo scopo di fronteggiare l’aumento dei contagi da coronavirus.

“L’Italia, insieme alla Germania, è tra i Paesi in in Ue stanno reggendo meglio la seconda ondata ma non dobbiamo farci alcuna illusione”. Anche perché rispetto alla realtà vista in marzo-aprile c’è un cambiamento importante: “Nella prima fase il virus aveva colpito una area del Paese precisa, ora c’è un elemento di novità perché non c’è più una dinamica di territorialità, con un pezzo del paese molto colpito ed un altro colpito in modo solo marginale. In questa seconda fase non è più così, c’è una crescita diffusa e generalizzata e nessuna realtà è fuori dai rischi. C’è bisogno della massima attenzione in ogni angolo del paese”, ha sottolineato Speranza.

Il ministro è poi passato a illustrare le misure contenute nel nuovo decreto che introduce l’obbligo di mascherine all’aperto e proroga lo stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021. Come anticipato dal Premier Conte, il provvedimento non impone alcuna stretta sui locali, che non saranno dunque costretti a chiudere in anticipo. 

Il ministro della Salute Roberto Speranza alla Camera
Il ministro Speranza

Previsto per la giornata di oggi, 6 ottobre, un nuovo confronto con gli enti locali sulle misure, mentre in serata si riunirà il consiglio dei ministri per gli ultimi ritocchi al provvedimento.

I DATI

“In due mesi c’è stato un salto in avanti significativo dei casi: 3487 ora sono i ricoverati e in terapia intensiva abbiamo 323 persone. Questi numeri ad oggi sono sostenibili per il nostro Sistema Sanitario Nazionale. È chiaro che rispetto ai giorni più difficili con 4mila persone in terapia intensiva la situazione è gestibile ma non possiamo non vedere la tendenza. Il virus circola e continua a mandare persone in stato di grande sofferenza. Inoltre nella prima fase l’età media dei casi era di 70 anni ora è di 41 anni, anche in questo caso la tendenza non può farci stare tranquilli perché ad agosto l’età media era di 31 anni”.

Il ministro Speranza poi ha precisato che si sta “rafforzando la nostra capacità di testing e abbiamo superato i 120mila test al giorno. Oltre ai test molecolari classici abbiamo anche utilizzato da agosto i test antigenici a partire dagli aeroporti e tali test sono stati allargati anche fuori dagli aeroporti. Il mio auspicio è che si possa arrivare al piu presto all’utilizzo dei test salivari soprattutto rispetto ai più piccoli”.

MASCHERINE

Tornando alle misure previste dal decreto in arrivo, “Nel Dpcm valutiamo l’estensione dell’obbligo delle mascherine anche all’aperto in maniera continuativa in ogni situazione in cui c’è il rischio di incontrare persone non conviventi”, ha aggiunto.

L’obbligo, lo ricordiamo, è già in vigore in Campania, Lazio, Sicilia, Calabria e Basilicata. Il nuovo decreto, oltre ad estendere la norma a tutto il territorio nazionale, dovrebbe contenere maxi-multe per chi va in giro senza mascherina o la “indossa sul mento”. 

CONTROLLI

Lavoriamo per aumentare i livelli dei controlli – ha proseguito Speranza – perché gli assembramenti sono un rischio reale che non possiamo permetterci. Dobbiamo ricordare le regole essenziali come il lavaggio delle mani, oltre all’uso delle mascherine, è questo il dpcm che approveremo nella giornata di domani. Sarebbe profondamente sbagliato dividersi su queste che sono le indicazioni della comunità scientifica per provare a contrastare il virus”.

Per quanto riguarda i controlli, le verifiche spetteranno alla polizia locale, ma potranno essere utilizzati anche i militari dell’operazione “Strade Sicure”. 

SCUOLA

Il ministro ha poi parlato delle scuole La “scelta di tenerle aperte è stata giusta – ha spiegato –  e i primi dati diffusi dal ministero dell’Istruzione dimostrano per ora un livello di contagi basso“. “I casi – secondo Speranza – ci sono e ci saranno nelle prossime settimane ma i protocolli che abbiamo individuato in questo momento sono solidi e se rispettati con rigore possono consentirci di gestire la partita delle scuole”.

LE ALTRE MISURE

Le Regioni non potranno attenuare le norme anti-contagio previste dal Governo, ma al contrario potranno adottare misure più stringenti qualora ce ne fosse bisogno come già fatto dal presidente della Campania, Vincenzo De Luca, che ha emanato una nuova ordinanza che impone a bar gelaterie, pasticcerie ed esercizi simili la chiusura alle 23 (mezzanotte nei weekend).  Fermi i paletti per le discoteche e anche quelli per matrimoni ed eventi (200 persone al chiuso, 1000 all’aperto) che le Regioni potranno se necessario inasprire. La parola d’ordine resta quella di evitare ad ogni costo gli assembramenti.

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