Condividi

Corea del Nord, la diplomazia affidata alle cheerleader

La Korean Central News Agency ha comunicato che il regime ha deciso di inviare ai Giochi asiatici che si terranno a settembre a Incheon, nella Corea del Sud, una squadra di cheerleader (ragazze pom pom) per supportare gli atleti coreani – del Nord e del Sud – e “aiutare a normalizzare le relazioni inter-coreane”.

Corea del Nord, la diplomazia affidata alle cheerleader

La Korean Central News Agency, agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord, ha comunicato che il regime ha deciso di inviare ai Giochi asiatici che si terranno a settembre a Incheon, nella Corea del Sud, una squadra di cheerleader (ragazze pom pom) per supportare gli atleti coreani – del Nord e del Sud – e “aiutare a normalizzare le relazioni inter-coreane, dando nuovo impulso all’idea di riconciliazione e unità”. Il ministro sudcoreano dell’Unificazione – perché a Seul esiste un ministero siffatto, che ha l’incarico di lavorare, nel lungo termine, all’unione delle due Coree – ha risposto piuttosto evasivamente, dichiarando che “si stanno facendo tutti i preparativi necessari, secondo le consuetudini internazionali, per accogliere gli atleti e le cheerleader nordcoreani”. Ma il governo è stato molto più risoluto, affermando che non ci sono le condizioni per pensare a un team di cheerleader unico per le due Coree. “Marciare insieme alle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi è una scelta importante, che va valutata con attenzione” si legge nella dichiarazione governativa “e lo stato attuale delle relazioni inter-coreane non consente tale scelta”. La Corea del Nord, comunque, crede molto nelle sue cheerleader e manifestazione dopo manifestazione ne ha mandati in Corea del Sud gruppi sempre più nutriti e preparati, sfoggiando anche personaggi eccellenti, come ai Campionati asiatici d’atletica del 2005, quando tra cheerleader c’era nientemeno che la first lady nordcoreana Ri Sol-ju, moglie del leader supremo. La diplomazia delle “ragazze pom pom”, inquadrabile nella più ampia diplomazia sportiva, avrà un ruolo nel distendere i rapporti tra i due Stati? Le previsioni sono fosche, dal momento che la Corea del Nord non perde occasione per ripetere che non ha alcuna intenzione di abbandonare il programma nucleare, che, secondo Pyongyang, funge da “collaterale” per la “pace e la prosperità” del Paese. Secondo un esperto di un think-tank sudcoreano, “la Corea del Nord, che ha deliberatamente alzato la tensione militare con la Corea del Sud dopo la visita della settimana scorsa a Seul del presidente cinese Xi Jinping, sta ora cercando di replicare alle critiche internazionali aprendo sul fronte sportivo”.


Allegati: English Chosun

Commenta