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Consumi elettrici, la domanda continua a crescere

Secondo i dati forniti da Terna, a giugno la domanda di energia elettrica è salita dell’1,9% rispetto a maggio – Il 42% della richiesta è stato coperto da fonti rinnovabili – Aumenti per tutti i comparti industriali

Consumi elettrici, la domanda continua a crescere

Cresce la domanda di energia elettrica in Italia. In base agli ultimi dati forniti da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, il mese scorso la richiesta si è attestata a quota 27,3 miliardi di kWh, in aumento dell’1,9% rispetto a maggio e del 13,8% rispetto a giugno 2020, mese influenzato dal calo del fabbisogno dovuto alle iniziative messe in atto per contenere la pandemia da Covid-19. A livello complessivo, il 42% della domanda è stato coperto da fonti rinnovabili.

Scendendo nei dettagli, il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario (21 giorni lavorativi) e temperatura (2°C in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), la domanda elettrica risulta in crescita del 9,6%. Sotto il profilo territoriale si registra un +14,5% al Nord, +12,9% al Centro e al Sud. A livello generale, nei primi sei mesi del 2021, la domanda elettrica in Italia è in crescita del 7,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (in termini rettificati il dato resta sostanzialmente uguale: +7,9%), sottolinea Terna.

Passando alle fonti, il mese scorso la richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta per circa l’87% con la produzione nazionale e il restante 13% dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. A registrare un aumento sono stati in particolare: l’energia fotovoltaica (+5,7%), geotermica (+3,2%), idrica (+2,3%) e termica (+4,8%), mentre una forte flessione ha caratterizzato l’energia eolica (-37,8%. “Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a +587,6% per un effetto combinato dell’aumento dell’import (+140,5%) e di una riduzione dell’export (-78,6%)”, fa sapere la società guidata da Stefano Donnarumma, evidenziando che a giugno 2021, la sostanziale ripresa del fabbisogno e l’aumento dei prezzi delle commodity ha comportato un incremento generalizzato del prezzo dell’elettricità (ad esempio 72,3 €/MWh in Francia, 74,1 €/MWh in Germania) e un forte recupero della differenza di prezzo con l’Italia (spread Italia Nord-Francia pari a 10,1 €/MWh) che ha quindi fortemente stimolato i flussi di import commerciale (3.541 GWh).

L’indice IMCEI elaborato da Terna – che analizza i consumi industriali di circa 530 clienti, cosiddetti energivori, connessi alla rete di trasmissione elettrica nazionale – conferma anche per questo mese il ritorno sostanziale dei consumi industriali ai livelli pre-covid: l’indice risulta in crescita del 14,2% rispetto a giugno 2020 e, soprattutto, del 5,1% rispetto a giugno 2019. Terna rileva, inoltre, una variazione congiunturale positiva dell’1,8% rispetto al mese precedente (maggio). Sotto il profilo settoriale, si registra un aumento a doppia cifra per i settori della siderurgia, della meccanica, dei metalli non ferrosi e dei mezzi di trasporto. In flessione, invece, solo il comparto alimentare.

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