Condividi

Come investire durante la guerra Russia-Ucraina? I 4 consigli di Fugnoli (Kairos) per orientarsi sui mercati

Lo strategist di Kairos suggerisce quattro principi fondamentali per capire come investire durante la guerra: “Sì alla prudenza, ma non vuol dire stare liquidi”

Come investire durante la guerra Russia-Ucraina? I 4 consigli di Fugnoli (Kairos) per orientarsi sui mercati

Prudenza, diversificazione, selettività e orientamento verso il medio termine. Sono queste le quattro parole chiave per decidere come investire durante la guerra fra Russia e Ucraina. A suggerirle è Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, nell’ultimo episodio del suo podcast mensile “Al quarto piano”.

Secondo l’analista, il conflitto pone delle incognite di fronte alle quali, al momento, è impossibile sbilanciarsi: da una parte lo scontro bellico sembra intensificarsi, minacciando di allargarsi anche ad altri Paesi; dall’altra, le trattative per un cessate il fuoco proseguono sottotraccia e non si può escludere che nelle prossime settimane si arrivi a un accordo anche più stabile.

Allo stesso tempo, però, Stati Uniti e Unione europea sono ancora al lavoro per definire il perimetro finale delle sanzioni contro la Russia, e non è chiaro se un eventuale accordo porterebbe (almeno nel breve periodo) a un alleggerimento delle sanzioni stesse.

Il rischio di una nuova recessione

Dal punto di vista economico, una delle poche certezze è che una guerra prolungata, insieme al blocco navale dell’Ucraina, ostacolerebbe le forniture di cereali e metalli industriali a livello globale, alimentando la corsa dell’inflazione, che era già “pericolosamente alta prima della guerra e manderebbe in recessione alcune economie emergenti e forse l’Europa stessa – scrive Fugnoli – Non ci sarà però nessuna recessione globale, perché America e Cina continueranno a crescere in ogni caso”.

La possibilità di un rilancio dei mercati finanziari

Al contrario, se la guerra terminasse in tempi relativamente brevi, l’Europa potrebbe tornare a puntare senza timori su politiche fiscali espansive, ridando slancio anche ai mercati finanziari.

Come investire durante la guerra fra Russia e Ucraina

Di fronte a uno scenario così incerto, in che direzione conviene muoversi sui mercati finanziari? Insomma: come investire durante la guerra fra Russia e Ucraina? Per rispondere a queste domande bisogna partire da uno scenario ipotetico: “Il nostro – spiega lo strategist di Kairos – è che la guerra non sarà lunga e non produrrà una vittoria chiara di una delle parti. La stanchezza lascerà spazio alla diplomazia”.

Ecco, nel dettaglio, i quattro consigli di Fugnoli.

1) Essere prudenti ed evitare il leverage

“Prudenza non significa stare liquidi”, avverte l’esperto. Il punto non è fuggire dai mercati, ma “evitare l’uso della leva e integrare il portafoglio che si aveva prima del 24 febbraio, un portafoglio costruttivo orientato alla ripresa dei consumi e degli investimenti nell’economia che usciva dalla pandemia, con attivi anti-fragili che performino bene, anche in un quadro di elevata instabilità. Ci riferiamo al dollaro, alle materie prime e all’oro”.

2) Diversificare guardando in Asia e in America

In secondo luogo, Fugnoli consiglia di inserire nei portafogli anche “i bond governativi cinesi nella parte a reddito fisso” e i “titoli americani asiatici e di Paesi emergenti produttori di materie prime nella parte azionaria”.

3) Selettività nella scelta dei titoli più sicuri

Nell’approccio al mercato, comunque, è bene sempre “privilegiare i debitori solidi e l’azionario con bassi multipli – continua lo strategist di Kairos – almeno fino a quando il quadro globale non sarà tornato più stabile”. È vero che le occasioni migliori si trovano nei contesti peggiori, “ma i contesti peggiori producono anche l’uscita definitiva dal mercato di molti soggetti economici”, avverte Fugnoli.

4) Orientarsi sul medio termine

L’ultimo consiglio ha due significati:

  1. non farsi trascinare dall’alternanza di notizie allarmanti e di spiragli positivi che caratterizza questa fase;
  2. considerare che, dopo questa guerra, la transizione energetica subirà un’accelerazione, perché non sarà più dettata solo da ragioni ambientali, ma anche da necessità strategiche.

Commenta