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Sanzioni Ue alla Russia quarto pacchetto approvato ma il gas non c’è. Coinvolto Abramovich

Il Consiglio Ue ha varato il quarto pacchetto di sanzioni alla Russia. Lusso e difesa nel mirino ma anche si servizi di rating per ridurre l’accesso di Mosca ai mercati finanziari

Sanzioni Ue alla Russia quarto pacchetto approvato ma il gas non c’è. Coinvolto Abramovich

Sanzioni Ue alla Russia quarto pacchetto approvato dal Consiglio europeo e in via di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale europea. L’obiettivo è colpire i consumi delle élite russe e l’invio di tecnologia. E così arriva lo stop all’export di beni di luce e il blocco di tecnologia per la difesa e la sicurezza. Il grande assente è il gas che continua a rappresentare un bene essenziale per l’Europa e una fonte di guadagni indispensabile per la Russia, colpita pesantemente dalle restrizioni.

Finché continuerà la guerra del presidente Putin contro il popolo ucraino, continuerà anche la nostra determinazione a sostenere l’Ucraina e a ostacolare il finanziamento della macchina da guerra del Cremlino. Questo quarto pacchetto di sanzioni costituisce un altro grave colpo alla base economica e logistica su cui fa affidamento la Russia per portare avanti l’invasione dell’Ucraina. L’obiettivo delle sanzioni è far sì che il presidente Putin ponga fine a questa guerra inumana e insensata.Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza

Fonte: Josep Borrell, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza

Sanzioni Ue alla Russia quarto pacchetto: lusso e difesa nel mirino

Le misure adottate dalla Ue introducono nuovi divieti essenzialmente per colpire l’import-export nel settore chiave della difesa militare, imponendo il divieto di transazioni con alcune aziende russe del comparto. Vietato inoltre l’import siderurgico dalla Russia, il che comporterebbe un ulteriore danno per l’economia del Paese, valutato circa 3,3 miliardi.

Viene poi vietata la fornitura di servizi di rating del credito nei confronti di qualsiasi società emittente (incluso ovviamente lo Stato) o persona russa. Ciò renderà sempre più difficoltoso, nelle intenzioni della Ue, per Mosca approvvigionarsi in liquidità sui mercati finanziari. Proprio domani, mercoledì, Mosca deve ripagare rate di debiti per 157 milioni di dollari e si accinge a pagare in rubli dopo il blocco alle riserve della Banca centrale. E potrebbe scattare il default.

Come ulteriore passo di restrizione commerciale, la Ue chiederà all’Omc (Organizzazione mondiale del commercio) di bloccare lo status finora concesso alla Russia di “nazione più favorita“, una clausola che conferisce non poche facilitazioni e privilegi dal punto di vista dell’interscambio globale. Inoltre “alla luce del sostegno materiale fornito dalla Bielorussia alle azioni della Federazione russa – afferma il comunicato del Consiglio europeo – l’UE ritiene che il suo processo di adesione all’OMC debba essere sospeso”.

Sanzioni Ue alla Russia quarto pacchetto: più oligarchi al bando

Inoltre, il Consiglio ha deciso di sanzionare “gli oligarchi, i lobbisti e i propagandisti chiave che spingono la narrativa del Cremlino sulla situazione in Ucraina, nonché le società chiave nei settori dell’aviazione, militare e a duplice uso, della costruzione navale e della costruzione di macchine”.

Il quarto pacchetto di sanzioni Ue, infine, decreta un nuovo giro di vite nei confronti di una ventina di nuovi oligarchi sanzionati. Tra loro anche Roman Abramovich, il miliardario russo proprietario del Chelsea. Tra le società ci sono United Aircraft Corporation, il gruppo di cantieristica navale statale United Shipbuilding Corporation, Russia Helicopters e una delle divisioni del colosso petrolifero Rosneft.

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