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Colosseo apre Baby Pit Stop Unicef: il parco archeologico diventa più accessibile con spazi dedicati ai più piccoli

Il sito tra i più famosi al mondo si adegua alle esigenze delle famiglie con bambini che lo visitano

Colosseo apre Baby Pit Stop Unicef: il parco archeologico diventa più accessibile con spazi dedicati ai più piccoli

Storia, arte, servizi, sostenibilità. Da qualche giorno il Colosseo ha il suo Baby Pit Stop promosso da UNICEF. Uno spazio di due sale per le famiglie al secondo livello del caratteristico monumento, con Ikea che ha donato gli arredi. Nelle sale è stato predisposto tutto cio’ che serve alle famiglie con bambini durante le visite. Il Parco archeologico si adegua, cosi’, alle esigenze di visitatori particolari, nel senso che non sarà più impossibile girare dentro la struttura se si hanno bambini al seguito. “Per noi è importante che i luoghi della cultura, di crescita formativa e culturale della persona, siano anche servizi attenti alle esigenze dei cittadini e, in particolare, delle famiglie” dichiara Alfonsina Russo Direttore del Parco Archeologico Colosseo. Un modello di accoglienza con servizi moderni già in uso nei grandi musei. Le stanze sono pronte per i bisogni dei lattanti e di chi li accompagna. Per l’Unicef alla cerimonia inaugurale ha partecipato il direttore generale per l’Italia , Paolo Rozera che ha ricordato lo speciale programma dedicato alle famiglie con bimbi di pochi mesi .

Il Colosseo risorsa economica per Roma

Accoglienza, accessibilità e sicurezza, sono parole chiave del rilancio del monumento tra i più visitati al mondo. Del resto la Società Deloitte ha condotto uno studio sul valore sociale e culturale del sito. Tra i dati resi noti, il valore intrinseco della struttura che contribuisce al PIL italiano per 1,4 miliardi di euro all’anno. Oltre la metà degli intervistati giudica, poi, il Colosseo come il sito che da la la spinta principale per venire a Roma. Il richiamo è notevole anche in conseguenza di rappresentazioni artistiche e di una nutrita filmografia intorno al monumento. La costruzione Flavia via via si è fusa con con l’habitat della Capitale, ma soprattutto con l’area circostante che ne costituisce un Parco Archeologico tra i più eco in Italia. Non va certo trascurato il fatto che Roma da tempo ha la necessità di adeguare i servizi cittadini per i turisti: servizi igienici, aree di sosta, luoghi di stazionamento.

L’impegno dell’Unicef per le visite ai luoghi storici

Nella nuova struttura del vecchio anfiteatro, le mamme potranno allattare i bambini più piccoli . Le motivazioni principali di sostenibilità sociale del Baby Pit Stop le fornisce l’UNICEF stessa che ha all’attivo iniziative similari in altri posti. Lo si fa per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, laddove si tutela il diritto alla salute e si inserisce nell’ambito del Programma “Insieme per l’allattamento”. Il programma in Italia riunisce 31 Ospedali, 7 Comunità come Amiche dei bambini, 4 Corsi di Laurea ed altri 900 Baby Pit Stop. Incentivi a godere dell’arte e dei musei trasferendo passione e curiosità ai giovani fin dai primi anni di vita.

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