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Cioccolato: o è nero o non è vero cioccolato dicono i “fondentisti”

Cioccolato: o è nero o non è vero cioccolato dicono i “fondentisti”

Per loro il vero cioccolato è solamente quello nero, non esistono altre alternative o sostituti alimentari. Insomma una passione gourmet diventata un credo che mette al centro la purezza (48%) per constatare la qualità delle materie prime (36%) e apprezzare la nota amara e intensa che lascia in bocca (31%). E oggi a praticare rigidamente il “protocollo alimentare” quando si tratta di cioccolata è il 52% degli italiani, conosciuti ai più come i “fondentisti”. A mettere in luce l’abitudine dolciaria è uno studio promosso da Perugina Nero su 1800 italiani tramite un monitoraggio on-line.

L’analisi di mercato in particolare cataloga i “fondentisti” come una nuova corrente che si fa largo tra coloro che sono chiamati “puristi del cibo”, ovvero quelli che presumono di essere veri intenditori di sapori (19%), che si preoccupano di ciò che mangiano (37%) e che amano la genuinità dei sapori autentici (32%). Sono inoltre attenti lettori dell’etichetta dei prodotti che acquistano (29%) e assumono un atteggiamento di protezione verso le eccellenze enogastronomiche del made in Italy (26%). Viene inoltre segnalato che tra le loro particolarità c’è quella di dedicare diversi weekend ai percorsi degustativi, andando alla riscoperta di territori e prodotti locali (24%). I “fondentisti”, nell’ambito della categoria “puristi del cibo”, passano invece per essere i più ‘intransigenti del gusto, ossia ritengono che “il vero cioccolato sia solo nero” (52%), amano il gusto forte e i sapori intensi (43%), sono cacciatori del gusto autentico e dell’origine (39%) e vogliono conoscere nel dettaglio qualità degli ingredienti, preparazione e segreti (36%) che si celano anche dietro una semplice tavoletta di cioccolato. Desiderano inoltre sentire sprigionare l’aroma inconfondibile del cacao amaro (31%) e con il cioccolato vogliono vivere un’esperienza multisensoriale unica, che coinvolga non solo il gusto, ma anche vista e olfatto, e infine tatto e udito (28%). Sono infine anche fini conoscitori del cibo di qualità, consapevole e informato (36%).

Nella categoria rientrano nella stragrande maggioranza adulti e persone disposte a spendere (27%). Relativamente al cioccolato fondente, i ‘fondentisti’ più rigorosi preferiscono il fondente extra al 95% (38%), i meno radicali quello nero al 70% (43%), uno su 5 con spezie e aromi, in particolare zenzero, cannella e vaniglia (21%), con scorzette di arancia (19%), frutti di bosco (16%) o pistacchio (13%). In ultimo sui motivi perchè i ‘fondentisti’ amano il cioccolato fondente c’è il desiderio di degustare il cioccolato in tutta la sua purezza (48%), ma anche la volontà di sperimentare nuovi accostamenti gradevoli al palato (37%), come ad esempio quello con la quinoa; perché il suo gusto puro e intenso si sposa perfettamente con altre sfumature di gusto (34%), dall’agrodolce delle scorze d’arancia al croccante del pistacchio. Viene ricordato anche che uno su 4 preferisce accompagnarne la degustazione alla frutta secca, e in particolare con noci, nocciole, mandorle, pistacchi (43%) o alla frutta fresca, abbinandolo in particolare alle fragoline e ai frutti di bosco (39%), o ai frutti esotici, quali ananas, mango e papaya (12%). Preferiscono inoltre accompagnare la degustazione di cioccolato fondente a distillati e liquori, in particolare al rum (52%).

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