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Chrysler, vendite Usa a maggio +11%. Zanonato: “Aiuteremo Fiat, ma niente incentivi”

Le immatricolazioni della casa di Detroit hanno chiuso il 38esimo mese consecutivo in crescita (+11%) – Aumentano anche le vendite di Fiat negli Stati Uniti (+1%) – Zanonato: “Mi sono impegnato in questa direzione: aiutare questa grande azienda che ha momenti di difficoltà legati a quella crisi dell’automobile”.

Chrysler, vendite Usa a maggio +11%. Zanonato: “Aiuteremo Fiat, ma niente incentivi”

Maggio è stato un mese positivo per Fiat e Chrysler sul mercato americano. Le immatricolazioni della casa di Detroit hanno chiuso il 38esimo mese consecutivo in crescita, mettendo a segno il miglior maggio dal 2007. L’incremento delle vendite ha raggiunto l’11%, a quota 166.596 unità, contro le 150.041 dello stesso periodo dell’anno scorso. Lo comunica la società specificando che si è rivelata particolarmente buona la performance dei marchi Jeep, Dodge, Ram Truck e Fiat, tutti in crescita su base annua.

In particolare, a maggio le immatricolazioni del Lingotto negli Stati Uniti sono cresciute dell’1%, registrando il quindicesimo rialzo mensile consecutivo e il miglior mese dell’anno. Il marchio ha raggiunto per la prima volta il traguardo delle 100 mila auto vendute dal ritorno sul mercato nordamericano nel 2011.

Intanto, Flavio Zanonato, ministro dello Sviluppo economico, ha fatto sapere che il Governo sta pensando di “aiutare la Fiat” in difficoltà per la crisi del mercato dell’auto, anche se non sono previsti incentivi. Zanonato, che ha incontrato i vertici del Lingotto nei giorni scorsi, ha definito Sergio Marchionne e John Elkann “estremamente positivi e collaborativi. Ci tengono soprattutto al fatto che sia fortemente sottolineato il rapporto d’amicizia tra il Paese e la loro azienda, che resta una delle più grandi presenti in Italia, nel campo manifatturiero assolutamente la più grande”.

A margine di un convegno a Bologna, il ministro ha precisato di essersi “impegnato in questa direzione: aiutare questa grande azienda che ha momenti di difficoltà legati a quella crisi dell’automobile che è in tutta Europa. Oggi vendiamo in Italia 1,3 milioni, la Fiat è il 30% di questo mercato, mentre cinque anni fa eravamo sopra i due milioni”. 

All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Fiat perde intorno al mezzo punto percentuale. 

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