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Chrysler, Veba pesa sui conti del trimestre: perdite nette per 690 milioni di dollari

Il rosso è stato determinato soprattutto da oneri straordinari per 1,2 miliardi di dollari, tra cui quelli legati al pagamento della quota al Veba, il fondo del sindacato United Auto Workers – Chrysler conferma comunque gli obiettivi per l’anno in corso: utile netto tra 2,3 e 2,5 miliardi di dollari, utile operativo tra 3,7 e 4 miliardi di dollari.

Chrysler Group, parte di Fiat Chrysler Automobiles, ha chiuso il primo trimestre 2014 con perdite nette per 690 milioni di dollari, determinate soprattutto da oneri straordinari per 1,2 miliardi di dollari, tra cui quelli legati al pagamento della quota al Veba, il fondo del sindacato United Auto Workers.

Un anno fa la società aveva messo a segno un utile netto di 166 milioni di dollari. Come si legge in una nota diffusa dalla società, escludendo le voci straordinarie Chrysler Group ha messo a segno un utile netto adjusted di 486 milioni di dollari, in rialzo dai 166 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso.

Nei tre mesi il fatturato netto si è attestato a 18,99 miliardi di dollari, in rialzo del 23% rispetto ai 15,385 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso.

Chrysler conferma comunque gli obiettivi per l’anno in corso: utile netto tra 2,3 e 2,5 miliardi di dollari, utile operativo tra 3,7 e 4 miliardi di dollari, flusso di cassa tra 500 milioni e un miliardo di dollari, giro d’affari di circa 80 miliardi e consegne globali per circa 2,8 milioni di vetture.

Nei primi tre mesi dell’anno, Chrysler ha consegnato 668mila vetture a livello globale, un aumento del 16% rispetto allo stesso periodo del 2013. Sono stati venduti 621mila veicoli, il 10% in più dai 563mila dell’anno precedente. 

La quota di mercato negli Stati Uniti si è attestata al 12,5% nel trimestre, contro l’11,4% dell’anno precedente, mentre in Canada è salita dal 16 al 16,6%.

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