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Chiostro del Bramante a Roma: la mostra EMOTION tra verità, apparenza e finzione nell’arte

Più di venti artisti, più di venti opere molte delle quali site specific: la mostra EMOTION al Chiostro del Bramante porta il pubblico in un viaggio di emozioni, la mostra curata da Danilo Eccher è allestita al Chiostro del Bramante (Roma) aperta fino al 7 gennaio 2024

Chiostro del Bramante a Roma: la mostra EMOTION tra verità, apparenza e finzione nell’arte

La mostra EMOTION conferma l’idea di DART Chiostro del Bramante e di Danilo Eccher di poter realizzare grandi narrazioni contemporanee in cui da una prima idea/tema, in questo caso il contrasto tra la verità e la finzione nell’arte, con l’emozione come effetto di questa dicotomia, l’arte possa entrare in relazione in un contesto più ampio con la filosofia, la letteratura, l’architettura. Secondo Eccher, superato il tradizionale metodo dell’esporre, è necessario creare percorsi in cui il pubblico è chiamato non solo a “guardare” ma a immergersi, avendo letture sempre diverse e migliori con un coinvolgimento certamente più ampio in termini di qualità e quantità.

Un fungo alto tre metri accoglie e invita al viaggio, era già successo in una favola

Questa volta il fungo è di Carsten Höller e il viaggio è nell’arte. Nella mostra ci si trova di fronte alle altissime figure di Luigi Mainolfi, mentre nel chiostro esterno, camminando su un pavimento di oceano; nello spaesamento delle cattedrali immaginarie di Piero Pizzi Cannella e nella meraviglia della sua Camera Picta ispirata a Raffaello; con l’incanto delle rifrazioni luminose e sonore dell’aurora boreale ricreata dall’opera interattiva di Alessandro Sciaraffa; con l’attrazione verso la foresta stregata della video installazione di Masbedo (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni) o l’attrazione ipnotica dei ludoscopi di neon di Paolo Scirpa.

Un viaggio di emozioni grazie all’ambiente di Gregor Schneider; un universo di colori attraverso i prismi scomponibili dell’artista coreana Kimsooja; un microcosmo onirico di visioni possibili e impossibili di Tony Oursler; le grandi figure di supereroi ripensate da Adrian Tranquilli fino al progetto site specific di Nedko
Solakov che riporta alla dimensione della narrazione in chiave arguta, a tratti ironica.

E se il soffitto, il pavimento e le pareti fossero avvolti da una foresta di rovi e libellule di Pietro Ruffo, quale emozione provereste? E se poteste camminare tra le Erme di Luigi Ontani sentendovene parte? E se l’intento di Laure Prouvost, con la sua video-installazione e il grande lampadario meccanico, fosse quella di farvi provare un’estasi paradisiaca, vi abbandonereste? E quale curiosità muove il visitatore a esplorare, investigare e cercare di scoprire nelle nature morte, create anche grazie l’intelligenza artificiale, di Matt Collishaw i significati più nascosti?

EMOTION è un dialogo fitto e inatteso fra verità e apparenza

Eva Jospin mette le sue emozioni dentro paesaggi e architetture di cartone; Annette
Messager le cala dal soffitto, dedicandole al corpo umano, attraverso delle fotografie dentro reti
da pesca, forme colorate e un grande Pinocchio; il collettivo AES + F in quella che definisce
“psicoanalisi sociale” rivela ed esplora i valori, i vizi e i conflitti della cultura globale
contemporanea; Subodh Gupta utilizza oggetti per evocare ricordi e infine Paul
Morrison, grazie ai suoi disegni neo romantici e pop-naturalisti, conduce in paesaggi ed
emozioni inaspettate.

In copertina: Annette Messager – Pénétration, 2012-2023
elementi in tessuto e fotografie / elements made of fabric and photographs
© Annette Messager / ADAGP2023
courtesy: l’artista / the Artist and Marian Goodman Gallery
photo adicorbetta

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